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Gattuso: Lo stipendio arriva in anticipo, voci societarie non ci disturbano

21/02/2018 14:40

Gattuso: Lo stipendio arriva in anticipo, voci societarie non ci disturbano  |  Sport e Vai

I problemi di liquidità della proprietà cinese hanno parzialmente oscurato i progressi tecnici del Milan ma a sentire Gattuso nessuno si preoccupa di questo nel gruppo. Il tecnico rossonero parla alla vigilia del ritorno col Ludogorets e dice: “Non ci disturbano le voci, perchè lo stipendio arriva in anticipo. A livello organizzativo il Milan è una macchina perfetta, quando parlo con Fassone e Mirabelli - grazie a Dio - mi dicono che i soldi ci sono. Si tocca con mano tutto quello che dico. Il pagamento al Porto per Andrè Silva ad esempio è arrivato due mesi prima della scadenza e il club portoghese è rimasto sorpreso di questo. Se non ci fossero i soldi come sarebbe possibile questo? La società parla di possibili premi con il capitano e altri 4-5 giocatori se si raggiungono gli obiettivi. Questo penso sia sinonimo di una società sana. Qualsiasi richiesta ci viene messa a disposizione. Non vedo perchè si debba parlare di problemi che non esistono. Noi tocchiamo con mano la situazione societaria". Noi dobbiamo solo pensare a fare il nostro lavoro".

NIENTE PRIMAVERA - Che domani con i bulgari sembra poco impegnativo ma Gattuso avvisa: “Il risultato dell'andata è stato bugiardo. Secondo me siamo stati fortunati a trovare il gol al 45', perchè non è stata una partita da 3-0. Il Ludogorets dal centrocampo in su è molto pericoloso, è una squadra che sa giocare a calcio. Se pensiamo che la qualificazione è già arrivata sbagliamo. A me è già successo a Istanbul di stare avanti 3-0 e sappiamo com'è finita. Abbiamo tutto da perdere”. Niente Milan-2, dunque, e niente primavera convocati: “Sicuramente, visto che ho letto anche questo, non saranno nemmeno convocati Forte e Dias, perchè crediamo che il Ludogorets vada rispettato e che servano giocatori d'esperienza”. Più in là di domani non guarda Gattuso: “Siamo troppo lontani per poter pensare a poter vincere la Coppa. Pensiamo prima a passare il turno e poi vedremo”. Altri allenatori scelgono in quale competizione lottare, il Milan lotta in tutte e tre le competizioni: "Il problema è che non possiamo sbagliare in nessuna delle tre competizioni. In campionato abbiamo perso tanti punti per strada sia nella gestione precedente sia nella mia. Ero stato anche contestato per la partita di andata per aver fatto poco turnover. Ieri abbiamo fatto fare un lavoro a bassa intensità a qualche giocatore, perchè un po' di stanchezza si sentiva. Le scelte di domani vengono anche per far recuperare qualcuno, perchè a qualcuno serve".

I SINGOLI - Pensieri anche per i singoli, da Cutrone (“Cutrone ha 20 anni. Sicuramente è differente quando hai quell'età a livello di recupero. Sta giocando tanto, ma ieri non faceva parte di quel gruppo che ha lavorato a parte, anzi. Ha fatto un'ora e 20 a mille all'ora. Sta in buone condizioni") a Ricardo Rodriguez: "Può fare molto di più, ha forza e tecnica. E' un giocatore di grandissima esperienza, ha una gran testa. E' molto umile ed è per questo che non deve aver paura di far fatica. Ha una macchina importante e quando si sente stanco tante volte si accontenta. Può fare molto di più sia tecnicamente che fisicamente". Fiducia poi ad Andrè Silva che giocherà dall'inizio: “Tante volte bisogna fermarlo, è uno degli ultimi che va via da Milanello. Il valore di Andrè Silva è quello che abbiamo visto nei 20 minuti con la Sampdoria. Bisogna entrare nella testa dell'attaccante, tante volte vivono per il gol e se non arriva il gol vanno in depressione. Sulla voglia che sta mettendo ci siamo, è cambiato tantissimo in questi mesi. Ora deve trovare il gol per sbloccarsi. E' un giocatore forte e siamo contenti di lui. Siamo molto vicini al ragazzo, non parla tantissimo ma ho capito che tipo di ragazzo è. Ci ho messo un po' di tempo e ora penso di entrarci nella sua testa e riesco ad interagire molto meglio nell'ultimo mese rispetto all'inizio. Cosa può dimostrare in 20 minuti? Domani gioca per 90 minuti e deve dimostrare quello che sa fare".

IL CONTRATTO – Infine capitolo rinnovo, Gattuso sceglie il profilo basso: “Hanno scelto loro me, avrebbero potuto scegliere allenatori con molta più esperienza e importanza di me, visto che avevano le possibilità economiche. Non mi permetterei mai di andare a parlare di rinnovo. E' vero che sono l'allenatore meno pagato di tutta la Serie A, ma sia io che il mio staff abbiamo un contratto per il prossimo anno. Poi non ho nemmeno un agente che mi segue in questo momento, non è una mia priorità. Ora penso ai risultati. Ho ricevuto troppi complimenti, devo stare con il piede per terra. Sono giovane e ho ancora tanto da imparare, devo migliorare molto. Per questi motivi non mi permetterei mai di andare a parlare di contratto ora".

Stefano Grandi


Tags: milan gattuso Cutrone

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