Gattuso cauto su Rramhani e Osimheni

Non si esalta, e ci mancherebbe, per la goleada nel triangolare di ieri contro Castel di Sangro e L'Aquila ma soprattutto vuole evitare facili entusiasmi anche sui nuovi Rino Gattuso dopo la prima uscita del suo Napoli. Il tecnico azzurro a Sky e Radio Kiss Kiss mette le mani avanti soprattutto con i nuovi. Basta sentire le parole su Rrahmani: "E' un ragazzo molto intelligente, viene da una tipologia di calcio diversa, ma sta facendo di tutto per migliorare e giocare con i nostri principi, siamo contenti di quello che ci sta dando".

Gattuso non si esalta per Rramhani e Osimhen

Ma anche per Osimhen, che ha strappato applausi convinti, Gattuso chiede calma e tempo: "Dobbiamo stare calmi, lasciamolo lavorare, è appena arrivato, la strada è ancora lunga. Sappiamo che tipo di giocatore abbiamo preso, speriamo sia io, Giuntoli, la società, compagni di squadra e tifosi che lui faccia bene, ma bisogna volare bassi. Non è che adesso ci aspettiamo che abbiamo preso Pelè e Maradona, abbiamo preso giocatore con caratteristiche precise che ci può dare una mano. Oggi abbiamo giocato con una squadra di eccellenza, ha fatto vedere le sue qualità ma lasciamolo lavorare. In questo momento è facile, bisogna farlo lavorare, è un giocatore importante perchè l'abbiamo pagato ma non c'erano dubbi, ci dà qualcosa di diverso che non abbiamo avuto da quando sono arrivato io, ma bisogna lasciarlo tranquillo, con impegno e tranquillità può incidere". 

Gattuso preoccupato per l'equilibrio tattico

Gattuso sa che il lavoro da fare è ancora tanto: "Tutti noi siamo consapevoli che dobbiamo migliorare su tanti aspetti. I giocatori devono lavorare bene su fase di non possesso, bisogna trovare una coperta che copre bene il letto, abbiamo il dovere di provare a fare qualcosa di diverso ma dobbiamo trovare anche un equilibrio, quello che dobbiamo migliorare è la tenuta, ricordo ancora la partita col Barcellona, ci siamo fatti tre gol da soli, non possiamo mancare di concentrazione e non dobbiamo sottovalutare nulla. Bisogna pensare tante cose, bisogna stare sul pezzo per 90' minuti, c'è la consapevolezza che quanto abbiamo fatto lo scorso anno quest'anno non basta per andare in Champions, ognuno di noi deve dare qualcosa in più, io, il mio staff, le persone che mi circondano, addetti stampa, magazzinieri, e loro anche qualcosa in più. Bisogna lavorare e credere fortemente in quello che si fa".