Gabbiadini: Milito mio idolo, Sarri bravo e maniacale

L'Italia l'ha lasciata, ma vorrebbe ritrovarla ai Mondiali in Russia. Manolo Gabbiadini, chiuso al Napoli da Mertens e da un gioco poco adatto alle sue caratteristiche, è dovuto andare al Southampton per continuare a segnare e sperare di rimanere nel gruppo di Ventura. In un'intervista alla Repubblica l'ex attaccante del Napoli dice: “Il mio modello era Diego Milito. Quando ci siamo affrontati gli ho chiesto la maglia, ma non me l’ha data perché aveva perso ed era arrabbiato. Non sono un collezionista di maglie, quelle che mi regalano le do sempre in beneficenza”. Sulla lotta scudetto la questione è a 3 per lui: Il Napoli sta facendo cose importanti. Sono due anni che gioca il miglior calcio in Italia, è stato bravo Sarri a dare la sua impronta alla squadra. Spalletti ha dato qualcosa in più all’Inter che non avendo le coppe è agevolata. Ma c’è sempre la Juventus. Se la giocheranno queste tre squadre”. Con Sarri non si era lasciato bene, ma Gabbiadini lo elogia: “E’ molto attento ai particolari, quasi maniacale. Non vuole lasciare nulla al caso, prepara anche le rimesse laterali”. Il suo presente è in Inghilterra: “Si vive un bel calcio. Volevo fare quest’esperienza e ora me la sto godendo. Insieme a me ci sono mia moglie Martina e mio figlio Tommaso. La lingua? All’inizio malissimo, adesso meglio, anche se ancora non riesco a fare discorsi lunghi. Ma tanto in campo si parla tutti la stessa lingua…La Premier è bellissima, molto istintiva. Qui si gioca un calcio meno tattico rispetto a quello italiano. Non c’è un campionato migliore dell’altro, ognuno è affascinante a modo suo. Quello inglese è un campionato pazzo. Per me la favorita è il Manchester City. Occhio a dare per spacciate United e Chelsea, però”.