FPF: Inter, serve una cessione a mercato chiuso

INTER SUNING CALCIOMERCATO - Suning è pronta a fare follie sul mercato a partire dalla prossima stagione. Prima però, dovrà rispettare l'accordo firmato nel 2015 con l'UEFA: il Settlement Agreement firmato due anni fa prevede di tener fede alle regole del Fair Play Finanziario, riducendo il passivo in bilancio a 30 milioni come tetto massimo entro giugno 2016, e raggiungere il famigerato break-even, o pareggio di bilancio, entro il prossimo 30 giugno. L'Inter ha chiuso lo scorso esercizio con una perdita netta di 59,6 milioni, a cui saranno sottratte delle spese di gestione per le strutture e per il settore giovanile, comunque non annoverabili tra gli oneri del FPF, quindi rispettando di fatto i rigidi patti con l'organo europeo.

Per quanto riguarda il bilancio di quest'anno, occorre registrare una cessione, con Brozovic indiziato numero 1. Il croato è seguito in Premier League da diversi club, uno su tutti il Manchester United di Josè Mourinho, disposto a versare circa 45 milioni di euro nelle casse del club nerazzurro pur di portarlo ad Old Trafford. Qualora si registrasse questa plusvalenza, i dirigenti interisti chiederanno all'UEFA di poter eccezionalmente mettere a bilancio la cessione entro il 30 giugno 2017. Non si potrebbe, poichè i movimenti di quest'anno vanno messi a bilancio nella successiva stagione, ma in caso di risposta negativa da Nyon, ecco che Suning ha già pronto il piano B, che prevede di colmare il passivo grazie ad ulteriori introiti asiatici. I cinesi sono a caccia di regional sponsor, sulla falsa riga di quanto attuato proprio dallo United da un po' di anni a questa parte, con risultati egregi, visto che sono tra i 3 club più ricchi al mondo.

Valter Spada