Fiorentina, Montella: Perché si gioca alle 15 visto che fa caldo?

Derby tra deluse di coppa Italia domani al San Paolo tra Napoli e Fiorentina ma diversi stati d’animo nelle due squadre: morale a pezzi per gli azzurri, ottimismo immutato per i viola che vengono da un momento felice in campionato. Ecco perché Montella pensa a mettere subito in un cassetto la sconfitta secca di martedì con la Juve in semifinale: “Per me è una gara archiviata, non se ne deve più parlare: dobbiamo parlare della partita di domani che è importante. Le mie valutazioni le ho fatte ma buttiamocela alle spalle. Col Napoli mi aspetto un ambiente caldo, dobbiamo mettere in campo orgoglio, temperamento ed intelligenza". Napoli è una polveriera, specie dopo la decisione del ritiro imposto da De Laurentiis: “L'avversario è forte, sta attraversando un momento particolare e noi dobbiamo approfittarne. Temo il loro orgoglio e l'ambiente che sono certo sarà vicino alla squadra. Anche noi dovremo avere orgoglio ed intelligenza. Ci sono tanti rumori intorno al Napoli e questo spesso può far bene ai calciatori: dovremo essere bravi ad indirizzare la partita a nostro piacimento. Il ritiro? Non so se serve, non ci credo molto. Magari può servire per chi ha una situazione particolare a casa e necessita di tranquillità. Dovremo fronteggiarli soprattutto all'inizio. Per centrare l’Europa servirà convinzione, condizione fisica e mentale. i risultati portano risultati”. Dopo aver liquidato l’idea di uno scambio Higuain-Gomez (“Non faccio il fantacalcio, mi tengo il mio”) Montella contesta l’orario di inizio della gara: “Non vedo una logica giocare alle 15 con queste temperature anche perché abbiamo passato tutto l'inverno a giocare alle 21, al freddo. Questo discorso vale ovviamente anche per il Napoli”. Stefano Grandi