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Euro 2016: l'analisi delle semifinali

05/07/2016 14:12

Euro 2016: l'analisi delle semifinali |  Sport e Vai

Fin qui è stato un Europeo appassionante, per non dire intrigante. Questo fascino, con tutta probabilità, è figlio del cammino ‘eroico’ di alcune nazionali outsider: se, per certi versi, Euro 2016 è stato e sarà ricordato per la favola dell’Islanda, per il Geyser Sound – quel ‘Huh!’ è ormai un vero e proprio tormentone dell’estate – di certo non ci si può dimenticare di altre sorprese, come le due nazionali irlandesi arrivate agli ottavi di finale, o come la Polonia, costretta a rimandare l’appuntamento con la storia solo ai calci di rigore, o ancora l’Ungheria di Bernd Storck, per non parlare della meravigliosa impresa del Galles, giunto addirittura a giocarsi un posto in finale contro il Portogallo.

Già, Portogallo – Galles è un po’ la semifinale alternativa, rispetto a Germania – Francia (in questa pagina potete consultare le quote delle due semifinali): è quella fresca, quella che sa di novità, quella che rimanda ai successi della Danimarca nel 1992 o della Grecia nel 2004. E’ quella dalla quale, sotto sotto, i tifosi non schierati - gli amanti delle cavalcate storiche ed inaspettate – vorrebbero venisse fuori la vincente di Euro 2016.

Da una parte c’è la nazionale di Cristiano Ronaldo che è giunta fin qui senza mai vincere entro il limite del tempo regolamentare, ma che ha convinto sotto il punto di vista del gioco, raffinato, talentuoso ed efficace, nonostante la poca concretezza sotto porta. Insomma, la squadra di Fernando Santos è quella che ha giocato il calcio più bello di tutte le altre, che ha creato più occasioni, mettendo in mostra succosi talenti quali quelli di Renato Sanches o Raphael Guerreiro, giusto per citarne due. Dall’altra c’è il Galles di Chris Coleman che è giunto fin qui battendo inizialmente Slovacchia e Russia nel girone, per poi eliminare l’ostica Irlanda del Nord e per finire il Belgio, vittima illustre – ma fino a che punto? – di questi Europei.

Praticità, concretezza, ma anche talento: proprio la vittoria contro i Diavoli Rossi è quella che ha consacrato definitivamente Bale e compagni come una delle nazionali più forti del panorama continentale, e non va dimenticato che il Galles ha, finora, la migliore media realizzativa tra tutte le semifinaliste: 10 gol su 59 conclusioni, di cui tre portano la firma di Gareth Bale. Il gallese del Real Madrid se la dovrà vedere contro il suo compagno di squadra di club Cristiano Ronaldo, per quella che sarà una vera e propria sfida nella partita. Il portoghese, dal canto suo, è ad una sola rete dal record di gol segnati (9) detenuto da Platini, e farà di tutto pur di diventare il miglior marcatore nella storia degli Europei.

L’altra semifinale è da molti considerata la vera finale di Euro 2016, e sebbene il valore tecnico e il prestigio storico di Germania e Francia portino a pensare ciò, l’affermazione non è per nulla un verdetto scontato. Analizzando il cammino della Germania campione del mondo ciò che risalta è essenzialmente una cosa: i tedeschi hanno subito una sola rete in tutta la competizione, per altro su calcio di rigore (quello di Bonucci, nel quarto di finale contro l’Italia). Difesa impenetrabile, quindi: è su questa solida base che Low ha costruito il suo Europeo. Eppure, la Germania contro la Francia è chiamata alla prova del nove, anche perché nella retroguardia mancherà probabilmente la colonna portante del reparto: Matts Hummels è solo uno dei tanti assenti di lusso di queste semifinali. Se già contro l’Italia la Mannschaft non ha del tutto convinto, rischiando di venire eliminata ai rigori, contro la Francia, che è reduce dalla vittoria schiacciante contro l’Islanda – sicuramente la migliore prestazione dei Bleus in questo Europeo – servirà un approccio ancora più impeccabile, e più efficace in termini di manovra offensiva, anche perché il potenziale dell’attacco francese è decisamente superiore rispetto a quello italiano, e provare a sorprendere la non sempre brillante difesa transalpina sarà sicuramente la chiave della partita.

La Francia è l’unica semifinalista che non avrà squalificati. Deschamps ritroverà in rosa Rami e Kanté, mentre il Galles è quella che ha subito più perdite: contro il Portogallo mancheranno infatti sia Ben Davies che Aaron Ramsey, assenze con un peso relativo molto grave nell’economia della squadra di Coleman. Per i lusitani invece l’unico assente sarà il centrocampista William Carvalho, mentre la Germania, come detto, sarà priva di Mats Hummels, con tutta probabilità sostituito da Howedes al centro della difesa. Low dovrà fare a meno anche di Sami Khedira, infortunatosi nella partita contro l’Italia in seguito ad uno scontro di gioco con Chiellini. Con Schweinsteiger in forse, per il CT tedesco si prospetta una piccola emergenza in mezzo al campo, che sicuramente la Francia di Pogba e Payet proverà a sfruttare al meglio per conquistare la finale di Saint-Denis.


Tags: galles gareth bale euro 2016

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