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Emanuele Dotto ricorda quando Bagnoli diede dei ladri alla Juve

06/06/2019 12:17

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Dopo 39 anni di radiocronache è andato anche lui in pensione: un'altra delle voci di Tutto il calcio minuto per minuto appende il microfono e si lascia andare ai ricordi parlando a Il Fatto Quotidiano. Tra tanti aneddoti ne spiccano alcuni: “Penso subito a Osvaldo Bagnoli, una delle persone più belle e intelligenti che ho conosciuto nonostante non avesse studiato. Ricordo quando ero a Verona con gli scaligeri che persero contro la Juventus che ebbe vari episodi arbitrali a favore: negli spogliatoi Volpati per la rabbia tirò uno zoccolo in una vetrata, rompendola. A quel punto si affacciò un ufficiale dei carabinieri per chiedere se andasse tutto bene e intervenne Bagnoli con la famosa battuta “Se cercate i ladri sono nell’altro spogliatoio””. Come dimenticare poi Boskov: “Laureato in storia e geografia, potevi parlarci di tutto: mi diceva “gentilezza costa poco e compra tutto”. Ricordo che gli chiesi il motivo dello spostamento di Invernizzi in posizione arretrata, alla Samp. Mi rispose: “Uomo che fugge è buono per altra battaglia” frase che riflette la genialità dell’uomo”. L’episodio più curioso con Zico, fuoriclasse brasiliano dell’Udinese: “Mi riconobbe trent’anni dopo per quel che emerse da una mia domanda. Io gli avevo chiesto cosa lo avesse colpito di più dell’Italia e lui mi rispose che erano state le banane, perché se le avesse date ai suoi maiali lo avrebbero morso vista la qualità scadente rispetto a quella del Sud America. Trent’anni dopo mi ha incontrato e mi ha riconosciuto come “quello delle banane””. Nessun dubbio per Dotto sul più grande di tutti: “Maradona, l’esempio perfetto di ciò che distingue il calciatore dal fuoriclasse, con tutti i suoi problemi”.


Tags: juventus maradona bagnoli

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