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E se Golovin facesse la fine di Aleinikov e degli altri russi?

17/06/2018 16:56

E se Golovin facesse la fine di Aleinikov e degli altri russi? |  Sport e Vai

E se facesse la fine di Aleinikov? Il gradimento costante per Golovin è legittimo, il talento russo anche ai Mondiali sta dimostrando di meritare le attenzioni della Juventus e il club bianconero vorrebbe ingaggiarlo prima che il prezzo del suo cartellino cresca ancora. C'è un ma. Ma si ambienterà? La pulce nell'orecchio parte da Fabio Capello che nel corso della telecronaca di Croazia-Nigeria targata Gialappa's, ha parlato di lui bene e...non ("L'ho fatto esordire io, è un giocatore di grande talento, ma occhio ai giocatori russi. È molto timido e lontano dalla patria fanno fatica") ed affonda le radici nel passato. Se escludiamo ucraini come Shevhcenko e consideriamo solo i russi doc i precedenti in Italia non sono incoraggianti. Proprio la Juve prese Zavarov ed Aleinikov (anche grazie alle buone entrature dei vertici FIAT nella burocrazia sovietica) ma nessuno dei due brillò a dispetto delle referenze in nazionale. E che dire di Mikhajlicenko? Arrivato nel 1990 alla Sampdoria, giocò solo 24 partite con 3 reti. Altra promessa mancata fu Shalimov che girovagò a lungo per l’Italia ma dopo aver stupito a Foggia, fu un flop all'Inter (che lo pagò tantissimo) e poi girovagò senza gloria tra Udinese, Bologna e Napoli dove finì, tristemente, con una squalifica per assunzione di steroidi anabolizzanti. Un po' meglio andò a Igor Kolyvanov, un altro protagonista dell’Under 21 sovietica del 1990 che, arrivato nel 1991, si fermò un decennio in Italia prima nel Foggia di Zeman, poi al Bologna. Sfortunato invece Andrei Kanchelskis. Il suo soggiorno in Italia, però, fu un vero calvario. Tre gravi infortuni segnarono la sua avventura alla Fiorentina mentre pochi ricordano Simutenkov ed Aleinichev.


Tags: juventus capello Zavarov

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