Donadoni: Mi dispiace vedere il Milan così in difficoltà

Avrebbe tutto il diritto di gonfiare il petto in quel Meazza che fu suo: Roberto Donadoni doveva forse stare sull’altra panchina per tanti tifosi del Milan ma ora che sta a Parma ha dato l’ennesima severa lezione alla squadra di Seedorf, travolta da contestazione, crisi d’identità e con un futuro immediato che mette i brividi. Il 4-2 del Parma ha sancito la conferma delle ambizioni europee dei ducali e certificato lo stato di crisi totale del Milan ma Donadoni sembra sincero nel dirsi dispiaciuto per la sua ex squadra: “Mi dispiace vedere il Milan in difficoltà ma in 10 contro 11 hanno reagito. Avevano la voglia di ribaltare una situazione complicata. Loro sanno quello che devono fare e non hanno bisogno dei miei consigli. L'ambiente di San Siro? Dispiace, osservo, guardo. Quando una squadra come il Milan è in questa situazione di classifica c'è da aspettarsi qualche contestazione, ma i giocatori rossoneri sono entrati in campo con tanta voglia di fare, tanto da rimontare il 2-0 in dieci". Il suo Parma gli è piaciuto per tre/quarti: "Non è stata una delle performance migliori della squadra, anche se devo dire bravi ai ragazzi perché vincere a San Siro non è facile per nessuno. Solo con l'entusiasmo e la voglia siamo andati avanti di due gol, poi dopo che hanno rimontano ne abbiamo fatti altri due. Schelotto ha sfruttato bene le sue qualità, ad un certo punto gli ho detto di stare calmo, di gestirsi un po', ma è bello ed entusiasmante vedere i ragazzi che corrono e hanno questa volontà. Amauri? Prima della gara gli ho detto che ero in difficoltà, perché ha fatto delle grandi prestazioni. Alla fine risponde in questo modo e mi crea anche qualche difficoltà in più, ma sono contento così. Cassano ha fatto una grande partita ma sono felice per la squadra. Vedere quello che fa Antonio sbalordisce ma questa deve essere la normalità, non l’eccezione. Io al Milan? Discorsi che mi interessano fino a un certo punto”.

Stefano Grandi