Di Francesco: Juve ancora squadra da battere, su Nainggolan scelta condivisa

Che venga o meno Cristiano Ronaldo alla Juventus (“Il fatto stesso che se ne parli è un bene per il nostro movimento, visto che spesso si dice che i grandi campioni non scelgono l'Italia”) per Eusebio Di Francesco i bianconeri restano la squadra da battere. Già in passato il tecnico della Roma, a dispetto di un'antica rivalità, aveva sempre indicato la Vecchia Signora come un modello da seguire e non ha cambiato idea come dice intervistato da Il Centro: “La Juve rimane sempre al vertice perché al di sopra di tutto e di tutti c'è la Juve. C'è un lavoro di squadra. Un po' quello che predico io alla Roma: bisogna badare al noi più che all'io”. Il tecnico parla anche dell'addio di Radja Nainggolan, ceduto all'Inter: “È stata fatta una scelta condivisa. Abbiamo un ottimo rapporto, ci siamo sentiti anche di recente. Gli faccio i migliori auguri a livello personale”. Archiviato il centrocampista, Di Francesco sottolinea l’importanza dell’arrivo di Pastore: “È uno dei pochi nuovi con cui ho parlato e mi ha regalato sensazioni positive. Viene per fare la mezzala, ma la sua duttilità è importante anche per apportare varianti tattiche. Ha delle caratteristiche che prima non c'erano nel nostro organico”.