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De Laurentiis demolisce Sarri e Ancelotti ed esalta Gattuso

15/06/2020 08:16

De Laurentiis demolisce Sarri e Ancelotti ed esalta Gattuso |  Sport e Vai

Il passato con Sarri - che ritroverà da avversario mercoledì nella finale di Coppa Italia - e con Ancelotti ma soprattutto il presente con Gattuso. Aurelio De Laurentiis si confessa al Corriere dello Sport. Si parte dall'attuale allenatore delal Juve: "Mi fece incazzare con la scusa volgare dei soldi, mi costrinse a cambiare ed aveva ancora due anni di contratto. A febbraio mi invitò a pranzo in Toscana, a due passi da casa sua, organizzò la moglie, non accennò a chiusure, mi portò fino al giorno che precedette l'ultima partita creando incertezze alla società. Tre stagioni indimenticabili? Il deus ex machina, ma anche nel calcio sono necessari un ottimo regista ed un ottimo produttore. Naturale che l'imprenditore dia delle indicazioni e che gli sia riconosciuta una parte del merito, non solo la colpa della sconfitta. Chi ha preso Cavani? Il sottoscritto. E Mazzarri? E Benitez? E Higuain, Sarri? Quando lo scelsi tappezzarono la città di striscioni contro di me". Poi la stoccata anche per Ancelotti: "Mi ricordava mio padre. Scelsi la sua serenità, la tranquillità, la sua piacevole vicinanza. Mio padre era un filosofo, un uomo dolcissimo. Come Carlo. Ma prendendo lui, non so se feci la cosa più giusta per il Napoli. Dopo la prima stagione, potendo ricorrere alla clausola rescissoria, avrei dovuto dirgli: “Carlo, per me non sei fatto per il tipo di calcio che vogliono a Napoli, conserviamo la grande amicizia, il calcio a Napoli è un’altra cosa. Ti ho fatto conoscere una città che adesso ami spassionatamente e che ti ha sorpreso, meglio finirla qui. E invece sbagliai una seconda volta". Infine si passa a Gattuso: «L’avevo chiamato anni fa insieme a Totti, avevo pensato a un film con loro due. Ci eravamo rivisti al compleanno di Ancelotti, me l’ero immaginato diverso, ho scoperto un grande conversatore. Dopo il disguido del ritiro-non-ritiro gli ho telefonato: “Rino, stai calmo, non prendere nessuna decisione se ti chiama qualcuno, stai fermo”. La squadra aveva dimenticato il 4-3-3 sarriano, a Rino ho chiesto la riverginazione di quel modulo, anticipandogli che lo scotto da pagare sarebbero state tre, quattro sconfitte di fila. Io e Rino siamo molto simili, due guerrieri, due che non le mandano a dire, due condottieri. La conferma? Gli avevo fatto un contratto di un anno e mezzo nel quale era contemplata la via di fuga per entrambi. Non abbiamo avuto bisogno di ricorrervi. Se facciamo bene in coppa Italia e in Champions e recuperiamo qualche posizione in campionato, gli do appuntamento a inizio agosto a Capri dove potremmo parlare di un allungamento di tre, quattro stagioni»

 


Tags: de laurentiis gattuso sarri

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