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Da Biglia a Calhanoglu, tutti gli equivoci del Milan

28/09/2018 10:53

Da Biglia a Calhanoglu, tutti gli equivoci del Milan  |  Sport e Vai

Possibile che il Milan di oggi sia inferiore a quello del girone di ritorno dello scorso campionato, quando Gattuso sembrava aver trovato la soluzione giusta? Eppure un anno fa mancava un vero centravanti: Kalinic e Andrè Silva in due non valgono mezzo Higuain, l'uomo in più di questa stagione. Senza contare i vari Laxalt, Castillejo, Bakayoko e Caldara. Eppure i numeri sono impietosi. I rossoneri stentano a decollare, continuano a prendere gol (8 nelle prime 5 gare giocate, di cui 7 nei secondi tempi) e danno l'impressione di poter rimanere un'eterna incompiuta nell'anno del rilancio societario. Più si arricchisce il parco dirigente (vicino anche Gandini, che ha già detto addio alla Roma) e più la squadra sembra fare passi indietro e impoverirsi. Un paradosso che non trova facili spiegazioni e che va di pari passo con l'involuzione di alcuni uomini chiave. Suso non trova più il gol, giocatori che lo scorso anno hanno fornito un apporto decisivo, come Borini, sembrano demotivati e spenti. I nuovi acquisti stentano a integrarsi, per motivi fisici (Caldara) o tattici (Bakayoko e Castillejo) ed altre colonne della squadra della passata stagione sono altalenanti a dir poco. Da Donnarumma, che alterna cose belle a prestazioni deludenti, a Romagnoli, autore ieri dello strafalcione costato il pari con l'Empoli. Due in particolare però sembrano i nodi da sciogliere quanto prima. Il primo è Biglia, decisivo ieri sul gol (anche se è stato battezzato autorete) ma ancora discontinuo nel rendimento. L'argentino dovrebbe essere il metronomo della squadra ma se non gira lui fanno fatica tutti, e lui non gira sempre. Ancor più preoccupante la situazione di Calhanoglu. Il turco lo scorso anno era l'uomo in più, raccontava di essere rigenerato dalla cura Gattuso (con tanto di critiche a Montella che non sapeva utilizzarlo) ma da tre partite è assente, non entra in partita, non fa svoltare la manovra offensiva. Domenica sera il Milan è atteso al Mapei Stadium da un Sassuolo che non sta sbagliando un colpo ed è forse uno degli avversari più complicati da affrontare in questo momento. Gattuso spera, con tutte le sue forze, di poter recuperare Higuain ma con o senza di lui il Milan ha bisogno anche delle altre sue colonne. Altrimenti il rischio di sgretolarsi subito e di essere costretti a rassegnarsi ad un'altra stagione anonima già ad ottobre è concreto.


Tags: milan biglia Çalhanoglu

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