21/06/2020 10:19
Per amare Corso non bisognava essere interisti. Da ieri si susseguono messaggi, ricordi e pensierio per l'ex n.11 nerazzurro, scomparso a 78 anni, ed anche Maurizio Pistocchi ha voluto omaggiarne la figura con un tweet particolare, che però ha scatenato qualche polemica sul web: "Nella storia dell’Inter, i “mancini” hanno avuto un posto importante: genio e sregolatezza, talenti incostanti ma indispensabili. Corso, Beccalossi, Recoba, Pandev, sono stati il manifesto della “pazzia” interista".
Corso però era più forte dei giocatori citati da Pistocchi e sui social è bufera: "Paragonare Corso a scappati di casa come Beccalossi e Recoba è roba da querela" o anche: "Mettere Pandev nello stesso livello degli altri tre non mi sembra l’idea del secolo Per genio e sregolatezza (fuori dal campo) avrei messo piuttosto Adriano Leite Ribeiro".
Genio sì ma sregolatezza no per Mario Corso. I tifosi sottolineano le differenze: "Mariolino Corso non è stato mai incostante...anzi...era un punto di forza della grande Inter perché capace con la sua tecnica di risolvere le situazioni più imbrigliate!!". C'è chi è d'accordo con Pistocchi: "Corso e Beccalossi tra l'altro condividono anche il fatto che non ebbero "successo" con la nazionale".
C'è chi indica i mancini ideali: "Adriano, Christian Vieri, Roberto Carlos, Rubén Sosa, Aldo Serena, Ramón Díaz, Liam Brady, senza dimenticare Andreas Brehme, mancino ambidestro (come d'altronde Beccalossi)" o anche: "Da non-interista penso che il sinistro da fermo di Recoba fosse arte pura".