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Corso è morto, da Moratti a Biasin commozione infinita

20/06/2020 09:28

Corso è morto, da Moratti a Biasin commozione infinita |  Sport e Vai

Corso e la filastrocca dell'Inter di Herrera

Mario Corso non era solo un ex giocatore dell'Inter ed ex allenatore. Era un eroe senza tempo e senza età, era uno della filastrocca Sarti-Burgnich-Facchetti che finiva con Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Domenghini. Suárez, Corso. Quell'Inter di Herrera che tutto vinse e che tutti conoscevano a memoria. Oggi che Corso se n'è andato, all'età di 78 anni, ha lasciato un vuoto immenso non solo nei tifosi dell'Inter ma in tutto il mondo dello sport che lo piange commosso.

Corso e il ricordo di Moratti e Bertini

Il primo, ovviamente, è Massimo Moratti: ”Era l’unico calciatore che Pelé dichiaratamente avrebbe voluto nel suo Brasile: questo per far capire ai giovani la portata della classe del mio amico”. L’ex presidente dell’Inter ha poi ricordato: ”Era il mio preferito della Grande Inter, ma anche mio padre lo adorava, e lui rimase sempre vicino alla nostra famiglia. Tecnica sopraffina, gioco in controtempo, le punizioni cosiddette `a foglia morta era un piacere vederlo giocare...”. Si unisce al dolore anche un ex nerazzurro come Giacomo Bertini: "R.I.P. Corso, un caloroso abbraccio alla famiglia".

Corso e il dolore di Ravezzani

Mario Corso è stato ricordato subito anche da Fabio Ravezzani, che lo ebbe come ospite d'onore nelle sue trasmissioni. Il giornalista di TeleLombardia scrive su twitter: "Ciao Mariolino Corso. Immenso giocatore, persona ancora più grande che ho avuto la fortuna di conoscere e avere al mio fianco in tante trasmissioni. Ci eravamo sentiti ancora un mese fa. Scherzava, parlava della sua Inter e delle nostre giornaliste. Un abbraccio alla famiglia". Commosso anche l'interista Fabrizio Biasin: "L'Inter ha perso il suo piede migliore. Che anno orrendo".

Corso e la commozione dei tifosi sul web

Il mondo del web è già intasato di commenti su Corso: "Qui non ci si ferma più con le cattive notizie" o anche: "Mario Corso è stato il primo specialista dei calci di punizione. Mario Corso era e resterà per sempre un pezzo di storia dell’Inter", oppure: "Oggi ci hai inflitto “Il più mancino dei tiri”...".

C'è chi scrive: "Se ne è andato un altro campione di quella Milano civile e operosa della mia giovinezza. Il derby con il Milan era un'occasione di sfotto' e divertimento. Le serate di Coppa dei campioni una festa e San Siro era come la Scala. Tifavamo Corso o Rivera e eravamo bauscia e casciavit" e infine: "Herrera estromise Angelillo per Bedin perché voleva un Inter socialista, il collettivo dove tutti aiutavano tutti, anche gli attaccanti tornano dopo la fase offensiva. Rinculavano tutti tranne te Mario, e Helenio non ti ha mai fatto fuori, perché eri imprescindibile. Ciao".


Tags: inter massimo moratti corso

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