04/02/2015 14:05
Mano durissima della confederazione africana sull’arbitro Seechurn Rajindrapasard, squalificato per sei mesi dopo i disastri combinati nella partita dei quarti di finale della Coppa d’Africa tra Tunisia e Guinea Equatoriale. Il direttore di gara regalò a tempo scaduto il rigore dell’1-1 alla Guinea che poi si qualificò nei supplementari. La commissione degli arbitri ha definito di Rajindrapasard è stata “molto debole” e fallace nelle decisioni e nel non aver saputo mantenere la calma e gestire l’animosità dei giocatori. Una sospensione che per l’arbitro delle Isole Mauritius significa la fine della competizione e la rimozione del suo nome dalla lista A Elite degli arbitri Caf.La commissione, tuttavia, ha penalizzato anche la Tunisia, poiché il presidente della Federazione di calcio tunisina Wadie Jary è sceso in campo dopo la partita per criticare duramente l’operato dell’arbitro. La Confederazione Africana di Calcio (CAF) ha dunque ordinato alla Federazione tunisina il pagamento di una multa di 50.000 euro, oltre all’invio di una lettera di scuse.