Copa America, il Brasile eliminato da un gol di mano

Il Brasile esce ai quarti di finale della Copa America del Centenario, vittima del Perù, o meglio del gol di mano di Ruidiaz, convalidato dall’arbitro uruguaiano Cunha. Un vero e proprio choc per il calcio brasiliano, reduce dal Maracanazo (1-7 contro la Germania) nella semifinale dei Mondiali casalinghi di due anni fa. Nel mirino della critica brasiliana non solo il direttore di gara, ma anche il c.t. Carlos Dunga, le cui scelte troppo difensiviste non sono piaciute in patria. Non solo: le polemiche riguardanti Dunga erano iniziate con le mancate convocazioni di Neymar, non al top fisicamente, e di altri big come Thiago Silva e Marcelo.   

Al Gillette Stadium di Foxborough, in Massachusetts, il Brasile si presenta con il giovane Gabriel, ribattezzato Gabigol dalla stampa verdeoro, in avanti. Il nuovo talento della Seleçao si rende pericoloso in un paio di occasioni, ma in generale i brasiliani non riescono a sfondare contro un Perù tutto schierato a difesa della propria metà campo. Nella seconda parte della gara la Bicolor prova ad alzare il baricentro, con il centravanti Guerrero che inizia la sua battaglia contro i centrali brasiliani.

 Al 30’ l’episodio chiave: cross dalla destra, Ruidiaz irrompe in area e con un tocco di mano mette in porta quello che sarà il gol partita. Prima di convalidare, l’arbitro si confronta con gli assistenti, ma nonostante le proteste della Seleçao appare irremovibile. Il Brasile si riversa in avanti nel finale, sprecando con Elias, nei minuti di recupero, una clamorosa occasione per il pareggio. Finisce 1-0: Perù in semifinale contro la Colombia, Brasile a casa dove l’aspettano i processi di critica e tifosi.