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Conte zittisce Eriksen ma non si lamenta delle assenze

16/10/2020 12:51

Conte zittisce Eriksen ma non si lamenta delle assenze |  Sport e Vai

Con mezza squadra fuori per Covid e i tanti nazionali arrivati solo ieri potresti aspettarti un Conte formato "lamento", come più di una volta è capitato nella scorsa stagione ma alla vigilia del derby il tecnico dell'Inter sceglie un profilo diverso: "La maggior parte dei nazionali sono rientrati ieri, gli ultimi Vidal e Sanchez dal Cile ieri sera. Sanchez è tornato con un affaticamente muscolare ieri sera alle dieci. Faremo delle valutazione oggi durante l'allenamento. Cercheremo di stare attenti anche perché abbiamo un ciclo di sette partite in cui giocheremo ogni tre giorni. Valuteremo col giocatore e ci prenderemo il giusto rischio. Voglio che i giocatori si responsabilizzino e quindi voglio che anche lui mi dica se può giocare o se preferisce aspettare la prossima". Se fai bene in Nazionale arrivi col morale più alto e la voglia nostra è cercare di metterci a disposizione, preparare bene la partita e sfruttare il morale di questi giocatori che sono tornati".

Conte non cerca alibi per gli assenti

Non se la prende con nessuno, stavolta, l'allenatore nerazzurro: "Sicuramente, avessi potuto scegliere, avrei preferito avere almeno un giorno in più. Sappiamo benissimo che ci sono calendari nazionali e internazionali da rispettare e ci prepareremo di conseguenza. Prepareremo oggi la partita, non abbiamo altre vie. Cercheremo tra video-analisi e lavagna di accorciare un po' l'allenamento che dovrà essere non tanto impegnativ. Mi aspetto sempre una crescita sotto tutti i punti di vista, soprattutto da quello della responsabilità. Sto cercando di lavorare molto sotto questo aspetto. Penso che questo sia importante per la crescita di tutto il gruppo e per fare un ulteriore step".

Per Conte fermarsi sarebbe disastroso

Il covid è il nemico invisibile e subdolo per tutti: "Penso che in un momento così bisogna essere bravi tutti nell'essere propositivi, accettare la situazione in essere perché deve accettarla lo sport ma anche in generale servirà grande disponibilità. Abbiamo passato un periodo molto duro e ce ne siamo dimenticati in fretta. Adesso sembra che stia ritornando di nuovo un periodo difficile per tutti. Diventa inutile parlare di lamentele o altro tra chi è più o meno penalizzato o anche solo di favori arbitrali. Bisogna cercare di fare ognuno il massimo nel proprio ambito. Ci stiamo confrontando con tutti i medici, da casa è difficile stare al passo, ma stiamo cercando di non far perdere loro la condizione. Non preoccupa la positività al Covid, ma il tempo passato a casa lontano dal gruppo e dalle sedute di allenamento. Il nostro compito è cercare di limitare questo danno"

La nuova Inter segna di più

L'Inter prende tanti gol ma ne fa anche tanti: "Riprendo il discorso fatto quando ho parlato dei 113 gol fatti lo scorso anno. Il calcio cambia e penso che un calcio propositivo, di ritmo e pressione sia un po' quello che viene fatto soprattutto in Italia e in Europa dalla maggior parte delle squadre. Ribadisco che è inevitabile che ognuno deve lavorare in base alla situazione e alle possibilità.  Però penso che in Italia si sia alzato il livello e la voglia di confrontarsi a viso aperto, di portare pressione, di costruire e cercare soluzioni. Questo è molto importante perché lo stiamo portando anche all'estero".

Inevitabile la domanda sulla formazione: chi giocherà tra Brozovic ed Eriksen? - "Ho meno problemi di altre volte in termini di scelta, questo è sicuro. Domani sarà la prima partite di sette ogni tre-quattro giorni. Parliamo anche di Champions League, perciò le rotazioni saranno necessarie. Sono tranquillo, magari domani partiremo con tre centrocampisti, mercoledì con altri e sabato con altri ancora. Saranno tutti protagonisti, sto lavorando bene con tutti a patto che ci sia la disponibilità che sarà la chiave di questa stagione. E' importante entrare in campo e avere subito un buon impatto. Le parole di Eriksen esagerate? Se all'Inter giochi poco o meno, questo non lo so. Per me sta giocando il giusto nel rispetto della squadra. Posso sbagliare, ma sono contento di ciò che Christian sta dando al gruppo e penso che anche lui lo sia. Ci sarà spazio per lui come per tutti gli altri. Sarà una stagione lunga ed estenuante".

 


Tags: sanchez conte COVID-19

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