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Conte: Mi volevano anche in Premier ma non mi dimetto

06/02/2015 10:59

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“Resto al mio posto fino all'Europeo 2016". Ospite insieme a Carlo Tavecchio di un forum nella redazione di Repubblica, il commissario tecnico Antonio Conte allontana l'ipotesi di divorzio dalla Nazionale. "Non c'è mai stato questo rischio, sono responsabile, soprattutto nei momenti difficili, e questo è uno di quei momenti. Mi aspettavo e mi aspetto maggiore collaborazione da parte dei club. Per colmare il gap con le altre nazionali, devo poter lavorare come un allenatore". Conte ha in testa solo gli Europei in Francia: "Io voglio qualificarmi e giocarlo e gli ostacoli li affronto con decisione. Forse me ne aspettavo di meno. Da luglio interagisco con tutto il sistema: con le società di A, con la B, coi dilettanti, col settore giovanile. Sarebbe stato più facile fare il selezionatore, 7-8 giorni ogni tanto. Ma per quel ruolo, l’ho detto a Tavecchio, sarebbe bastato un altro qualsiasi, meno costoso". Non poteva ovviamente mancare una considerazione sullo stage, saltato dopo le perplessità dei club: "Per farlo, avrei dovuto dare le pettorine ai miei collaboratori - scherza Conte -. Chiamare giocatori di B significava sminuire il prestigio della Nazionale. Allora ho fatto un passo indietro, sperando di farne due in avanti la prossima volta". A chi gli fa notare che all'estero gli stage non esistono, il ct risponde: "Molti paesi ormai ci stanno davanti. Se anche la Serie A portasse sempre squadre in finale di Champions, sarei contentissimo così, però la realtà è un'altra – rivlea -. E forse non abbiamo toccato il fondo. Oggi non siamo né carne né pesce". Al termine della passata stagione molte voci di mercato hanno accostato Conte al Milan: "L'anno scorso ebbi diverse offerte, anche di una squadra inglese molto importante – ammette l’ex allenatore bianconero -. Ma non ho mai parlato con nessuno: era questione di rispetto, avevo deciso di continuare con la Juventus. Poi è durato poco, ma è un altro discorso". Se il presidente federale punta in alto ("Vogliamo vincere l'Europeo, non puntiamo al terzo posto, con Conte in panchina tutto è possibile"), il ct resta cauto: "In questo momento siamo in seconda o terza fascia. Non dobbiamo rinunciare all'ambizione, ma neppure possiamo mettere la testa sotto la sabbia e dimenticare le difficoltà in cui ci troviamo. I proclami sono facili. Non abbiamo ancora toccato il fondo, si può persino peggiorare".
L'Italia tornerà in campo il 28 marzo contro la Bulgaria per le qualificazioni europee, poi il 31 affronterà l'Inghilterra in amichevole allo Juventus Stadium. E una novità nelle convocazioni potrebbe essere Franco Vazquez del Palermo: "Mi sono piaciute le sue dichiarazioni: l'oriundo non deve considare l'Italia come un ripiego, non siamo il deposito rifiuti di nessuno - ha detto ancora Conte -. Lui ha dato massima disponibilità e lo stiamo seguendo".


Tags: milan nazionale conte europeo vazquez Tavecchio

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