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Conte, i conti in tasca all'Inter: Che spesa ma c'è una scappatoia

01/06/2019 11:39

Conte, i conti in tasca all'Inter: Che spesa ma c'è una scappatoia |  Sport e Vai

Un piccolo salasso. Questo è stato per l’Inter l’operazione-Conte, con l’ingaggio dell’ex ct al posto di Spalletti. Facendo i conti in tasca al club, come scrive Panorama, si scopre che la mossa di Suning avrà qualche ripercussione sulle casse sociali. Conte ha firmato per circa 9 milioni netti all’anno più bonus (anche facilmente raggiungibili) per tre anni. Questo significa che per il club nerazzurro avrà un costo di circa 50 milioni tra stipendio e imposte. A questa somma bisogna aggiugere la cifra destinata a Spalletti che aveva altri due anni di contratto per oltre 8 milioni netti complessivi. E’ plausibile immaginare che il tecnico di Certaldo non rimarrà fermo per due stagioni ma se non si arriverà a una risoluzione anticipata, l’Inter dovrà sostenere un costo azienda extra per coprire i prossimi due anni di altri 15 milioni. A queste somme vanno aggiunti i soldi necessari per rimpiazzare gli staff tecnici. Sul prossimo bilancio (da chiudersi al 30 giugno 2020) il cambio in panchina comporterà un peso finanziario di oltre 30 milioni di euro.

LA SCAPPATOIOA – C’è però un escamotage che potrebbe consentire ai nerazzurri di risparmiare ed è il “Decreto Crescita” (il Decreto legge n. 34 è stato pubblicato lo scorso 30 aprile nella Gazzetta Ufficiale) in attesa della conversione parlamentare che consente agevolazioni importanti. Conte, al Chelsea dal 2016 al 2018 prima dell’esonero e dell’anno sabbatico, potrebbe infatti rientrare perfettamente nella norma concessa ai cosiddetti “impatriati”: dal 1° maggio 2019 chi si trasferisce in Italia, senza esservi risieduto negli ultimi 2 anni può essere tassato soltanto sul 30% del compenso da lavoro dipendente per un periodo di 5 anni, purché rimanga per almeno 24 mesi in Italia. Quindi Conte anziché 20 milioni lordi all’anno, potrebbe costare all’Inter tra i 12 e i 13 milioni, visto che sarà tassato al 43% soltanto il 30% del reddito.

IL BONUS - Si dovrà verificare però la condizione posta dalla norma: e cioè se Conte nell’ultimo anno, dopo essere stato esonerato, abbia mantenuto la residenza fiscale in Gran Bretagna. Nel caso in cui l’avesse già trasferita in Italia nel 2018 allora il bonus non potrebbe scattare.


 


Tags: inter conte spalletti

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