24/11/2020 13:33
Non è più tempo di sfuriate, di vino da mettere o togliere dalla tavola: per Conte la partita di domani sera con il Real Madrid è uno spartiacque. E ha una doppia valenza, sia per il proseguimento in Champions sia per la credibilità sua e della squadra. E' la bilancia delle ambizioni e il tecnico dell'Inter lo sa. Inutile cercare titoli a effetto, basta quella frase valida per tutte le stagioni. E' una finale. Perchè con lo score nella fase a gironi o si vince o si rischia seriamente di uscire. Il precedente dell'andata, quando pur perdendo la squadra se l'è giocata alla pari, è incoraggiante ma ora servono anche i punti. Conte sa che tutti si aspettano tanto dalla sua Inter, che serve un salto di qualità e ammette
Al tempo stesso non lo abbiamo fatto. Le chiacchiere stanno a zero, contano i fatti. Ci dobbiamo assumere tutti le nostre responsabilità: io, il club e i giocatori. Se ancora non è avvenuto non significa che non avverrà ma qualcosa dobbiamo rivederla
Il tecnico nerazzurro già domenica aveva ricordato che questa squadra aveva perso una qualità che l'anno scorso aveva e insiste sul tema alla domanda sul perché l'approccio dell'Inter è troppo spesso sbagliato
Spesso e volentieri l'anno scorso partivamo col piglio giusto: quest'anno tantissime squadre arrivano molto abbottonate, chiuse. Spesso e volentieri diventa più difficile trovare il gol. Ci vuole più pazienza. Per questo è aumentato il nostro possesso palla. Al tempo stesso stiamo concedendo qualcosa di troppo, ma come ho detto prima se vogliamo essere competitivi dobbiamo alzare tutto, iniziando dall'attenzione alla cattiveria agonistica. Dobbiamo avere più voglia di tutti
Conte neanche vorrebbe commentare le assenze del Real ("Non penso che possa piangere da questo punto di vista. Hanno comunque una rosa completa. Il fatto che si parli delle assenze mi fa sorridere") e a chi gli chiede se danno fastidio tante critiche risponde che per stare tranquilli bisogna giocare in squadre medio-piccole non all'Inter
Ce ne siamo accorti l'anno scorso. Per me era il primo anno, da questo punto di vista ero mentalmente molto preparato. Questo ci deve dare ancora più forza e bisogna capire che l'unico modo per non andare in pasto a chiacchiere e scemenze, è rispondere sul campo. Dobbiamo farlo se vogliamo stare all'Inter
Il tecnico esclude l'idea Sanchez dall'inizio ("Potrebbe essere una soluzione più a partita in corso") e fa capire che il pari non basta
Dobbiamo cercare di vincere la partita, non penso ci siano altre vie. Rimangono tre partite, penso che alla fine per qualificarci dovremo se non vincere tutte fare almeno sette punti. Questa gara deve alimentare le nostre speranze di andare avanti in un girone che è il più difficile della Champions, ma in cui abbiamo dimostrato di meritare qualcosa in più a livello di risultati. Al tempo stesso se i risultati non sono arrivati dobbiamo guardarci dentro e capire dove dobbiamo fare meglio