Conte: Difficile il ruolo di ct, non c’è lavoro quotidiano
17/03/2015 16:28
Abituato a “martellare” i suoi giocatori ogni giorno Antonio
Conte sta facendo fatica ad abituarsi al suo nuovo ruolo di ct dell’Italia. L’ex tecnico della
Juventus lo ha ammesso alla rivista “Chi”: “
Da quando sono ct della Nazionale faccio qualcosa di diverso rispetto al passato: prima avevo un contatto quotidiano con i giocatori e con il profumo dell'erba, ma ho deciso con il cuore e ho scelto la Nazionale in un momento non semplice. Mi auguro che sia la cosa giusta.
Non è che manca il club. A me piace lavorare e mi sono accorto che in questa veste è più difficile farlo con una certa continuità; questo mi ha, fra virgolette, un po' deluso. Tuttavia stiamo lavorando per far crescere un gruppo di giovani emergenti insieme con i vecchi, speriamo nei risultati". Nell’anticipazione diffusa oggi il Ct difende anche
Arrigo Sacchi, accusato di razzismo :
"Rispetto al 2006, quando l'Italia vinse il Mondiale, Lippi poteva scegliere fra un 64% di giocatori italiani; oggi ho a disposizione un 33-34%.
Questo dato ti fa capire la difficoltà che ho nel selezionare i giocatori: è un grido che lanciamo da tempo ma non viene recepito. Dispiace per Sacchi, per come è stato trattato, perché conosco la persona e il suo intendimento non era razzista, ma ho capito che in Italia tante volte ci facciamo male da soli. Il mio sogno da tecnico? Continuare a insegnare calcio, oltre a vincere. Adesso sono in Nazionale, poi deciderò se cimentarmi all'estero o magari sposare qualche bel progetto in Italia”.
Articoli Correlati