17/11/2020 08:20
E' rimasto sorpreso - in positivo - dal boom del Milan, rinato dopo il lockdown ed è convinto che possa far bene fino alla fine. Francesco Coco, ex terzino di Milan e Inter, parla al sito web de Il Giornale e identifica in un rossonero in particolare il simbolo della rinascita del Diavolo
Sicuramente Calhanoglu è stato l’ago della bilancia di questo Milan. Il turco al rientro dopo il lockdown è stato uno dei giocatori chiave, è riuscito a trovare una sua serenità mentale e questo ha fatto sì che potesse esprimersi al meglio. Poi c'è Bennacer che a me piace molto...Mi aspetto ancora di più da Rafael Leao
Dopo aver elogiato anche Calabria per i suoi progressi ed aver indicato in Ibra un fenomeno da studiare per tutti i ragazzi, Coco passa all'altra sua ex squadra, ovvero l'Inter
Secondo me le critiche fanno parte del gioco e vanno accettate. In questo momento sono legittime soprattutto per la Champions League, meno per il campionato dove c'è tutto il tempo per recuperare. In Champions League, però, l’Inter sta facendo quello che ha fatto negli anni precedenti e vuol dire che c'è qualche problema. Per quanto riguarda Conte e chi si lamenta del modulo 3-5-2 posso solo dire che chi ha preso sapeva come giocava. Marotta lo portò anche alla Juventus e dunque la società sapeva che tipo di allenatore si portava in casa ed è un grande tecnico.
Infine capitolo Eriksen
Anche l’autostima del momento incide molto, magari ti convinci di non essere importante e puntualmente non lo sei. Lui non sentirà la fiducia dell’ambiente in generale e in alcuni casi non c’è una spiegazione ben precisa. Al Milan con me giocarono Davids e Vieira non gli diedero tempo e poi diventarono forti altrove comne Henry o Roberto Carlos per citarne altri. Io all’Inter ad esempio arrivai da ex milanista, non sentivo tutta questa fiducia da parte dell'ambiente e non ho reso secondo le aspettative