Chirico: Juve, ecco tutti i motivi per cui si deve essere preoccupati

Si dice seriamente preoccupato Marcello Chirico per il momento della Juventus. Il giornalista de Il Bianconero, volto noto di 7Gold, scrive: "il +13 in campionato maschera alla grande problemi evidenti di questa Juve. Evidenti, ovviamente, per chi li riesce e vuole vederli, non solo per il gusto di criticare per forza ma far scattare l’allarme in prospettiva del prossimo 12 marzo. Il giorno della sfida di ritorno con l’Atletico Madrid, tornato a macinare gioco e punti in Liga.

Ormai è evidente (quasi) a tutti: nel momento topico della stagione, l’Atletico si è presentato in perfetta forma, la Juventus no. E siccome non è la prima volta, viene naturale chiedersene il motivo, considerato che uno staff tecnico, abituato ormai da 4 anni di fila a giocarsi in questo periodo tutti gli obiettivi stagionali, dovrebbe avere imparato a memoria cosa fare per rendere la squadra pronta per lo strappo finale. A Bologna, contro una squadra non paragonabile a quella di Simeone, si è rivista una squadra molle, vuota, messa anche stavolta in difficoltà dal maggiore brio degli avversari.

Lo score della gara lo evidenzia in modo perfetto: 18 tiri totali del Bologna, appena 6 della Juventus. Possesso palla alla pari (50%) quasi come il numero di passaggi effettuati (440 vs 446), coi bolognesi più precisi nella giocata nell’80% dei casi vs il 77% dei bianconeri. Con un distacco in classifica di 13 punti dalla seconda puoi anche permetterti prestazioni incolore come questa di Bologna, se non assistessimo da mesi alla ripetitività di performance come questa. Un vuoto pneumatico replicato pure in Coppa Italia, da dove la Juve (detentrice) è già stata eliminata, e in Champions League, dove ha già un piede fuori dalla competizione.

Allegri assicura che il 12 marzo vedremo in campo una Juve diversa, migliore e in grado di ribaltare il 2-0 di Madrid. Perché Bonucci e Chiellini, da qui a quella data, rientreranno progressivamente in condizione, Pjanic starà bene (facciamo gli opportuni scongiuri) e l’intera squadra crescerà di tono. Ne è sicuro lui, se lo augurano di cuore dirigenti e tifosi, nonostante i segnali arrivati finora dal campo non inducano all’ottimismo. Dopo la figuraccia del Wanda, ci si aspettava di vedere a Bologna una squadra diversa, arrabbiata, desiderosa di un riscatto immediato: è arrivato il risultato, ma con grande fatica e senza un briciolo d’entusiasmo. Chi riesce a guardare oltre il proprio naso e a non accontentarsi dei 3 punti resta, purtroppo, seriamente preoccupato".