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Chiellini: Voglio affrontare Ibra, alla Juve ho imparato tanto da lui

10/06/2020 08:27

Chiellini: Voglio affrontare Ibra, alla Juve ho imparato tanto da lui |  Sport e Vai

"Il mio timore iniziale era che uscisse piatto, un libro piatto. Il dubbio l’ho conservato anche dopo averlo finito e riletto. Su Balotelli poi non ho scritto niente che già non si sapesse, mettiamola così". Intervistato dal Corriere dello sport Giorgio Chiellini parla di tutto, dal libro che ha scatenato tante polemiche ai suoi 15 anni di Juve: «Quindici anni alla Juve sono tanti, ti entrano dentro, sicuramente mi considero fortunato per averli fatti, ma allo stesso tempo mi rendo conto che non è così semplice. La Juventus ti impegna, le pressioni sono continue, in questi quindici anni ho vissuto in paradiso, all’inferno, di nuovo in paradiso….». Il difensore bianconero è stato accusato di essere troppo cattivo in campo:  «Ecceduto? E’ capitato, mai con cattiveria, quella mai. Io mi reputo un buono, che non significa un santo. Entrare per far male, inammissibile. Mi è capitato di far male a qualcuno e ci son rimasto molto male. L’avversario è un giocatore come te». Capitolo a parte su Ronaldo: «Il primo anno una scoperta, un boost incredibile, un entusiasmo contagioso, è arrivato il messia, uno dei messia del calcio, come è stato con Pelé e Maradona così è con Cristiano e Messi. Ci ha alzato il livello non appena si è presentato, non a caso abbiamo fatto una stagione sensazionale fino alla conquista dello scudetto. Un ritmo difficilmente ripetibile. Un peccato essere arrivati ad aprile in quelle condizioni perché avremmo meritato di giocarcela alla pari fino in fondo anche in Champions. Quando hai uno così, devi giocare per lui, inutile nasconderlo. Cristiano è un valore aggiunto e va sfruttato come tale. L'avversario peggiore? Cristiano mi ha fatto una caterva di gol, però quello che mi è entrato nel cuore è Ibra. Siamo stati compagni, all’inizio, io giovanissimo cercavo sempre di confrontarmi con lui, lo seguivo ovunque, anche per accreditarmi agli occhi dei compagni e dell’allenatore. Accettare l’uno contro uno con Ibra significava guadagnare in rispetto. Non mi sono mai tirato indietro e da ogni sfida con lui sono uscito più forte e convinto, ha tirato fuori il meglio. Lo ammiro tantissimo. Aspetto il 7 luglio. Quando è tornato in Italia, e sembrava impossibile, ho pensato che fosse destino». 
 
 


Tags: ibrahimovic balotelli Chiellini

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