Chelsea, Mou si difende: Non volevo offendere nessuno con mia esultanza

Quella folle corsa verso i tifosi, dopo il gol di Torres che a tempo scaduto ha permesso al Chelsea di battere per 2-1 il Manchester City, ha divertito e scandalizzato in egual misura. Josè Mourinho non si smentisce, resta “il” personaggio e la sua esultanza per il successo sui Citizens sta facendo da 24 ore il giro del mondo su web. Quasi senza parole il tecnico rivale, Pellegrini, che ha commentato amaramente: “Non mi aspettavo niente di diverso da lui, a fine gara non ci siamo stretti la mano perché io non ho voluto”. Lo Special One ha però voluto chiarire l’episodio: ”Spero che nessuno si sia offeso. Seduto dietro la mia panchina c’era mio figlio. Quando Fernando ha segnato ho sentito il desiderio di abbracciarlo. Non c’era nulla di calcolato e non volevo mancare di rispetto a nessuno. Si è trattato solo di emozioni spontanee. Mi dispiace, ma capisco la rabbia di Pellegrini. Fa male perdere al novantesimo una gara che il City ha giocato bene, anche se alla fine i tre punti premiano la squadra migliore. Nel primo tempo siamo stati straordinari e avremmo potuto goderci l’intervallo con tre goal di vantaggio. Nella ripresa il City è stato bravissimo, ma noi non abbiamo mai mollato“.

Stefano Grandi