Champions, Koulibaly ci crede: Prometto una cosa

Il sorteggio di Champions è stato vissuto con relativa serenità dal Napoli. Non perché gli eventuali quarti e semifinali sarebbero passeggiate, anzi, ma il punto è che prima bisogna arrivarci alla final Eight. E di fronte c'è il Barcellona che all'andata al San Paolo ha pareggiato 1-1 e cui basterà pareggiare zero a zero per passare. Pronostico chiuso? Non per Koulibaly. Il senegalese parla alla Gazzetta e si apre nel rivelare il sogno.

Champions, per Koulibaly

"Per la Champions nessuna esagerazione se si dice che Barcellona e Napoli hanno le stesse possibilità di accedere ai quarti - dice Koulibaly -  perché noi dovremo provare a vincere. Conosciamo il loro valore, ma anche noi abbiamo giocatori di livello e possiamo competere. Poi, l’idea di poter fare qualcosa di unico rende ancora tutto più suggestivo. Al Camp Nou non andremo in gita, mi sento di garantirlo per tutti i compagni".

La Champions e il rinnovo del contratto di Koulibaly

Chissà che un risultato prestigioso in Champions non possa contribuire a far rimanere in azzurro Koulibaly. Il difensore non chiude le porte:"Nel calcio non si sa mai cosa succede. Non ho mai parlato con la società per andare via. Se dobbiamo trovare una soluzione la troveremo, ma io non ho mai parlato di mercato e mi dà fastidio essere accostato, ogni giorno, a questo o a quel club europeo. Vedremo cosa deciderà il presidente, se mi proporrà il prolungamento del contratto, cosa che, dunque, mi permetterebbe di concludere qui la carriera. Al momento, ho ancora tre anni di contratto: sono tanti, e non sto pensando a null’altro se non al Napoli. Napoli per sempre? Non direi di no. Ma non vorrei illudere nessuno. Si sa come vanno le cose nel calcio. Magari dici che resti a vita e poi vieni ceduto. Allora dico ai tifosi che io darò il 200-300 per cento fino a quando vestirò questa maglietta. Con la gente di Napoli ho un rapporto speciale, un sentimento puro".

Koulibaly ha parlato con Osimhen

Al Napoli viene accostato Osimhen, Koulibaly rivela: "E' vero che mi ha chiamato. Abbiamo parlato del razzismo, gli ho detto che venendo a Napoli non avrà di questi problemi, sceglierà la città giusta. Anch’io ho provato l’amarezza dell’insulto razzista, ma mai a Napoli. L’ho tranquillizzato, gli ho detto che se dovesse venire, avrà la migliore scelta. Poi, il resto dovranno farlo i dirigenti".