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Cesare Maldini avrebbe 87 anni, dal "bassottino" all'imitazione di Teocoli

05/02/2019 15:21

Cesare Maldini avrebbe 87 anni, dal "bassottino" all'imitazione di Teocoli |  Sport e Vai

Si era davanti al bar del centro sportivo che ospitava la nazionale negli ultimi giorni. Cesare Maldini era già nervoso di suo, e nella conferenza ufficiale se n’erano accorti tutti, quando il giornalista della Rai gli fa un’intervista one-to-one. Tutte domande commentate con insofferenza crescente ("Questa è una domanda banale, quest' altra è una sciocchezza") giù giù fino all' esplosione finale: "Vai a casa, bassottino...fai anche male il tuo mestiere, qui non ci vieni più". Il tutto, in un inquietante mulinar di braccia. Oggi Cesare Maldini avrebbe compiuto 87 anni e quell’episodio è solo uno dei tantissimi che si ricordano ancora a distanza di decenni e che riguarda una figura storica che oggi è giusto ricordare per quel che ha dato al calcio italiano. Da giocatore prima e da tecnico poi. Insomma, diamo a Cesare quel che è di Cesare e non ricordiamolo solo per la divertente parodia di Teo Teocoli (che non piaceva per niente a Maldinone), per le celebri “maldinate” (gli scappava ogni tanto quel tocco in più perché pur da libero la palla amava giocarla, non sparacchiarla via come usava in quegli anni di catenaccio) e per i suoi toni burberi, da triestino doc.

L'INFANZIA - Maldini inseguiva il pallone quando a Trieste c’erano ancora le truppe tedesche. A 12 anni con un amico vorrebbe presentarsi a Cervignano, alla caserma della Wehrmacht, e arruolarsi, ma solo perché sono belle le divise. Lo dissuase la madre a colpi di manico di scopa. Anche perché, col buio, i partigiani battevano alla porta dei Maldini, che avevano un forno a Servola. Chiedevano viveri e qualcuno apriva sempre. Figlio unico, un padre spesso lontano, aveva studiato da odontotecnico ma in campo non ha mai rotto un dente a nessuno. Nel 1963, quando in panchina c'era Nereo Rocco, ha sollevato la Coppa dei Campioni. Con i rossoneri ha vinto anche quattro scudetti. Da allenatore Maldini è stato vice di Bearzot ai Mondiali di Spagna vinti dall'Italia nel 1982 (sbucò come un invasato da quella panchina del Sarrià che si trovava sotto il livello del campo dopo il successo col Brasile).

LA CARRIERA - Dal 1986 al 1996 ha allenato la nazionale italiana Under 21, con cui ha vinto tre campionati europei e nel '96 è passato sulla panchina della nazionale maggiore portando gli azzurri ai Mondiali di Francia del 1998. Il 2 febbraio 1999 assunse il ruolo di capo e coordinatore degli osservatori del Milan. Il 14 marzo 2001 andò a sedere temporaneamente sulla panchina della prima squadra rossonera come direttore tecnico, affiancando l'allenatore Tassotti in sostituzione dell'esonerato Zaccheroni: durante i soli tre mesi della loro gestione, di rilevanza fu la storica vittoria 6-0 nel derby dell'11 maggio. L’ultima avventura di Maldini su una panchina è di quelle ai limiti dell’incredibile. Il 27 dicembre del 2001, a 69 anni, accetta la mirabolante proposta del Paraguay, tramortito da due tremendi ko con Venezuela (3-1) e Colombia (0-4) all’indomani della qualificazione matematica per il Mondiale nippo-coreano. Cesare accetta l’avventura e diventa il ct più anziano nella storia della competizione (verrà battuto soltanto da Otto Rehhagel nel 2010). Il Paraguay passa agli ottavi per la seconda volta nella propria storia (secondo dietro alla Spagna nel Gruppo B) e si fermerà a due minuti dal triplice fischio della sfida negli ottavi contro la Germania, trafitto da un gol di Neuville. È il 15 giugno 2002, l’ultima panchina di Cesare Maldini.


 


 


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