Caos a Salerno: Nocerina, minacciata di morte da ultrà, non voleva giocare

Non è bastata la decisione, per motivi di ordine pubblico, di chiudere la curva ospiti per evitare problemi nell’accesissimo derby di Lega Pro tra Salernitana e Nocerina che avrebbe dovuto prendere il via oggi all’Arechi di Salerno alle 12.30. La gara, che è appena iniziata con circa tre quarti d’ora di ritardo, ha rischiato di essere annullata in quanto i giocatori della Nocerina avevano manifestato l’intenzione di non scendere in campo. Gli atleti rossoneri infatti sarebbero stati minacciati di morte dai propri tifosi che chiedevano un gesto eclatante di protesta, ovvero rinunciare a giocare, per contestare la decisione delle porte chiuse. All'Arechi le due squadre, Salernitana e Nocerina, sono arrivate regolarmente in mattinata. Ma mentre i calciatori granata svolgevano regolarmente il riscaldamento, quelli rossoneri sono rimasti chiusi nello spogliatoio comunicando poi all'arbitro di aver deciso di non giocare. A convincere la Nocerina ci hanno pensato il Questore e la società rossonera dopo lunghe trattative negli spogliatoi. Decisivi i motivi di ordine pubblico perchè all’esterno dell’Arechi si stava già scatenando la caccia all’uomo, con nel mirino i tifosi di Nocera giunti lo stesso in città. Ingenti le misure di sicurezza e numerosi i camion della polizia che circondano lo stadio. La rivalità tra le due tifoserie è da sempre fortissima ed è stata spesso causa di incidenti e scontri gravi. La partita ora si sta giocando in un clima surreale.

Stefano Grandi