Napoli: Mihajlovic in pole ma i tifosi temono ridimensionamento

Da Higuain e Callejon a Valdifiori e Soriano. Questo l’incubo dei tifosi del Napoli per la prossima stagione. Il sempre più sicuro addio di Benitez, intenzionato a lasciare la società partenopea in bellezza (possibilmente con Europa League e secondo posto, prima di salutare tutti) apre scenari delicati per il futuro azzurro. In pole position per sostituire lo spagnolo c’è Sinisa Mihajlovic, con cui sarebbe stato già firmato un pre-accordo. L’attuale tecnico della Sampdoria ha già incontrato De Laurentiis e ci sarebbe un’intesa di massima per un biennale a circa 2,5 milioni a stagione ma sono i programmi a preoccupare la tifoseria. L’addio di Benitez, infatti, presuppone un basso profilo sul prossimo mercato, che ci sia o non ci sia la Champions, e la paura che si possa ridimensionare la statura internazionale della squadra è forte. A dirla tutta prima di virare su Mihajlovic il presidente del Napoli avrebbe tentato colpi ad effetti speciali, come chiedere la disponibilità al ct dell’Italia Conte o contattare Klopp che a giugno lascia il Borussia Dortmund ma sono entrambe ipotesi non percorribili. L’ex allenatore della Juve, che non potrebbe mai avere l’ok per un doppio incarico, intende portare la nazionale agli Europei di Francia e non si libera prima del 2016 mentre il tedesco sembra intenzionato ad accettare la corte di un club inglese (City o Liverpool). Passata in secondo piano la candidatura di Spalletti, tramontata quella di Montella e bocciata quella di Prandelli, De Laurentiis si sarebbe convinto a prendere Mihajlovic che piace per la grinta, il carattere, il pugno duro quando serve e la duttilità tattica. I DUBBI - Il punto dolente arriva dopo, però: i tifosi temono che rinunciare a un tecnico dello spessore internazionale di Benitez, capace col suo solo nome di attirare campioni altrimenti inarrivabili, comporti parecchi passi indietro sul mercato. Già circolano i nomi che vorrebbe Mihajlovic, da Soriano ed Obiang che ha ora alla Samp a qualche giovane serbo che conosce personalmente fino a Valdifiori che il Napoli ha già bloccato da tempo. Il rischio che con Benitez vadano via anche parecchi big (Callejon e Albiol ma anche Higuain) è elevato. Saprebbe Mihajlovic fungere da calamita per eventuali altri campioni? E ancora: cambiare allenatore darebbe “l’alibi” al presidente per una stagione con obiettivi ridotti, visto che si tratta di ricominciare un ciclo mentre la gente di Napoli è affamata di vittorie. Se gli azzurri dovessero centrare l’Europa League avrebbero conquistato tre trofei in due anni, un passo indietro non sarebbe accettabile così come per onorare l’eventuale qualificazione alla Champions appare evidente che occorrano giocatori di spessore. Tutto è ancora in alto mare, nel senso che già in passato (come avvenne con Gasperini, di fatto già preso prima che si risanasse la frattura con Mazzarri) De Laurentiis ha cambiato le carte in tavola all’ultimo momento ma con Benitez che non sembra intenzionato a cambiare idea gli allenatori disponibili su piazza stanno diventando sempre meno. E Mihajlovic per partire eventualmente col piede giusto dovrebbe presentarsi con un pezzo da 90 per placare la tifoseria. Stefano Grandi