Napoli, Mertens: Non gioco male, col Toro ho fatto bene per 6’

Non è il Mertens dell’anno scorso. L’attaccante belga l’ha sentito troppe volte quest’anno, una critica dovuta al minor numero di gol ma anche alla minor incisività, confermata anche dall’espulsione di domenica contro il Torino dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo nella ripresa. Cos’ha Mertens? L’ex Psv prova a spiegarlo alla vigilia della gara di Europa League contro il Trabzonspor, una mera formalità visto il 4-0 del Napoli all’andata, dove giocherà titolare anche “per colpa” di quel rosso rimediato in campionato. Il belga non è d’accordo con le critiche: “Io penso di star giocando bene, anche in Turchia ho fatto bene: ho sbagliato un rigore, è vero, ma anche col Torino nei 6’ giocati prima dell’espulsione ho giocato bene. Non penso sia vero che stia facendo male. Mi danno brutti voti? Ditemi quale giornale è (dice scherzando ndr). Diciamo che non guardo le pagelle. Io voglio fare di più come tutta la squadra, è chiaro, vorrei giocare tutte le partite è normale ma bisogna accettare le decisioni del tecnico”. Tre rigori sbagliati su quattro, come mai? “Chi non tira non sbaglia e poi dico che ogni volta che ho sbagliato abbiamo vinto”. Molti sostengono che Mertens sia più efficace quando entra dalla panchina: “Per me conta solo dare il 100%, che giochi dall’inizio o che entri dopo. Mi piace essere titolare ma se devo fare solo un quarto d’ora do tutto lo stesso. Se la squadra vince è l’unica cosa che conta. E’ vero che vorrei giocare di più ma se continuiamo a vincere va bene anche così. Voglio restare qui e voglio vincere qualcosa col Napoli. Penso però di poter fare meglio, ho firmato per cinque anni però, quindi ho ancora tre anni e mezzo per migliorare. Risero quando dissero che avrei segnato 10-15 gol l’anno scorso, poi ne ho fatti 14 e questo mi dà stimoli.”. Per essere competitivi su tre fronti il turnover sembra la strada giusta, almeno secondo Benitez: “E’ la teoria del tecnico e ora funziona bene. Siamo tutti al massimo e tutti pronti per giocare”. La testa più che all’Europa ora è al campionato, con il secondo posto che si avvicina: “Vogliamo fare bene in tutte le competizioni, certo che pensiamo al secondo posto ma non ora, adesso pensiamo ai turchi. Vogliamo fare bene anche domani e andare avanti”.

Stefano Grandi