Napoli: Benitez-De Laurentiis tra giallo e bluff, le parti restano distanti

Un piccolo giallo e un mezzo bluff. Il presunto disgelo tra De Laurentiis e Benitez a Napoli resta ancora un interrogativo dopo la visita del presidente a Castelvolturno di ieri pomeriggio. Voci di dentro e di fuori hanno interpretato nella maniera più variegata la mossa di don Aurelio. Messo spalle al muro dagli ultimi risultati e dal diktat del tecnico spagnolo, De Laurentiis sta tentando di cambiare le carte in tavola, mostrandosi pronto ad ascoltare le richieste di Benitez ma l’impressione è che entrambi stiano bluffando. L’allenatore sa che la società non è in grado di soddisfare i suoi desideri: dall’ampliamento delle strutture al nuovo stadio, dall’aumento del tetto ingaggi al ruolo di manager all’inglese con pieni poteri che vorrebbe. Tutti richieste amplificate, probabilmente, proprio per sentirsi dire di no. Non è solo la voglia di tornare in Inghilterra, vicino alla famiglia, o le faraoniche offerte che starebbero arrivando al suo procuratore (si parla anche di ricchissimi ingaggi dalla Cina) a frenare Benitez sull’ipotesi di un rinnovo di contratto ma la consapevolezza che sarà difficile alzare l’asticella dopo due stagioni che hanno portato a un’innegabile crescita ma che lasciano ancora lontano il Napoli sia dalla Juve che dalle big d’Europa. Parecchi i punti di disaccordo con De Laurentiis, a partire dalla gestione del mercato. LE DIVERGENZE - Non è solo una questione di soldi: il possibile ingresso in Champions permetterebbe al Napoli di poter investire fino a 50 milioni di euro, cifra destinata a crescere se viene ceduto un pezzo forte (Callejon?) ma di come andrebbe spesa quella somma. Il presidente non ha mai badato a spese nell’ingaggiare giocatori dal cartellino anche elevato ma dallo stipendio ragionevole e soprattutto dall’età giovane. Benitez per il salto di qualità chiede anche svincolati di lusso, top-player ultratrentenni che guadagnano 5 milioni all’anno ma che per la società sono un peso senza ritorno a livello economico. Un intoppo probabilmente decisivo. Ecco allora il grande bluff: i due ufficialmente aprono a una trattativa che non potrà mai decollare, ma con grande equilibrio per non smuovere i delicatissimi equilibri creatisi magicamente e che hanno portato il Napoli a tre vittorie di fila in campionato e alla qualificazione alle semifinali di Europa League. Da qui anche il silenzio stampa confermato fino alla fine della stagione, eccezion fatta per gli impegni Uefa. Meglio tacere ed evitare polemiche da qualsiasi fronte, per non compromettere i risultati nel mese decisivo. E’ possibile che una decisione arrivi solo a inizio giugno, a campionato finito? E’ molto probabile che solo dopo l’ultima giornata con la Lazio il Napoli saprà se andrà o meno in Champions e se ci andrà direttamente alla fase a gironi o meno, è assai meno probabile che sia Benitez che De Laurentiis possano aspettare fino a quel momento. E mentre si sussurra di un Mihajlovic a passeggio per le strade di Napoli per individuare una casa da prendere in affitto, ecco l’altra parte del giallo. PARLA L’AGENTE - Intervenuto a Radio Crc il procuratore di Benitez, Quillon, ha addirittura smentito che il suo assistito abbia parlato con De Laurentiis ieri: “Fino all'ultimo momento lavoreremo per capire se c'è la possibilità di rinnovare con il Napoli. Invece, posso dire che è una bugia che ieri Benitez ha incontrato De Laurentiis”. Quillon è procuratore anche degli altri due spagnoli, Callejon ed Albiol, che sono legati da un contratto ma che in molti assicurano essere pronti ad andar via a giugno: “Smentisco, anche le voci che hanno riguardato Albiol e Callejon, non c'è nessuna squadra che ha fatto offerte: a fine stagione vedremo quale sarà il loro futuro”. Stefano Grandi