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Napoli, Benitez: Dai tempi di Maradona mai così bene in Europa

25/03/2015 11:25

Napoli, Benitez: Dai tempi di Maradona mai così bene in Europa |  Sport e Vai
Si difende con i numeri, con la coscienza e con il lavoro. Il tecnico del Napoli Rafa Benitez è sotto il fuoco della critica dopo aver dilapidato un vantaggio enorme sulla Lazio e dopo gli ultimi risultati deludenti in campionato ma parlando a Radio Cope giudica positivo il suo operato: “In questa stagione le cose stanno andando abbastanza bene. Ad oggi, abbiamo giá vinto la Supercoppa italiana, un trofeo ottenuto contro un avversario dal grande valore come la Juventus, e questo é qualcosa di molto importante che ci tengo a sottolineare. Inoltre, siamo in semifinale di Coppa Italia dove abbiamo pareggiato 1-1 contro la Lazio fuori casa e adesso ci attende il ritorno, in cui ci giocheremo le nostre chance di raggiungere un'altra finale. Siamo giunti anche ai quarti di finale di Europa League, Sono trascorsi 26 anni dall'ultima volta che questo club é riuscito ad arrivare così lontano in una competizione continentale. É dall'epoca di Diego Armando Maradona che la societá non raggiunge un traguardo simile". In Europa il Napoli è atteso dallo scontro col Wolfsburg: "Il Wolfsburg é riuscito a fare quattro gol alla squadra di gran lunga più forte della Bundesliga: il Bayern Monaco. Fino a questo fine settimana, in cui ha perso nuovamente, non ci sono molte squadre che possono vantarsi di averlo battuto, mentre il Wolfsburg ci é riuscito anche agevolmente. L'avversario decretato dal sorteggio é una squadra che sta facendo bene, molto bene, e che vanta giocatori su cui hanno investito molti soldi. Questo gli ha permesso di raggiungere un ottimo livello e un gioco di grande qualitá. Ovviamente, anche se sarà molto difficile ottenere il pass per la semifinale, daremo fondo a tutte le nostre energie per raggiungerla”. LA STRADA IN EUROPA - Lo spagnolo ha le idee chiare sull’avversario preferito: “Se dovessimo raggiungere la finale dell'Europa League di Varsavia, in veritá non mi preoccuperebbe piú di tanto chi sará il nostro avversario. Se una squadra é arrivata fino a li, chiaramente lo ha meritato e quindi, sará senza dubbio, una squadra forte, una rivale potente, un'avversaria complicata. Però, dobbiamo procedere passo dopo passo senza anticipare le cose. Prima di arrivare alla finale, dobbiamo affrontare il Wolfsburg, che é un rivale molto, molto difficile e batterlo sará complicato. Dopo vedremo cosa accadrá. Mi piacerebbe una finale con il Siviglia, però, dovendo essere coerente, basandomi sul gran numero di squadre di questo paese che hanno passato più di un turno, anche una finale tutta italiana non sarebbe male". A maggio si celebra il decimo anniversario della leggendaria finale di Champions che Benitez vinse ai rigori col Milan rimontando dallo 0-3: “Posso dire che, secondo la mia opinione, ha tutto per essere definita la finale delle finali. Partendo dalle emozioni, passando per il suo svolgimento e l'epilogo incredibile. Direi, senza timore di sbagliarmi, che é la finale più spettacolare di tutte quelle che si sono disputate. E non intendo né la peggiore né la migliore in quanto a calcio espresso o al gioco in quanto tale, su cui ugualmente ci sarebbe molto da dire, ma é stata, sicuramente, la piú spettacolare della storia di questa competizione". APRILE RUGGENTE - Tornando in casa Napoli c’è ancora tanta amarezza per il pari interno con l’Atalanta, dove Benitez è stato anche espulso: "In tutta la mia carriera, in cui ho collezionato in totale 670 partite, non sono mai stato nemmeno ammonito. Ho molto rispetto degli arbitri. Pensavo che l'arbitro avesse fischiato la fine della partita e sono entrato in campo dirigendomi verso sinistra in direzione degli spogliatoi. Calvarese, però, aveva solo fischiato un fallo di gioco. Esco rapidamente e chiedo scusa per essermi confuso. Il quarto uomo deve aver segnalato che sono entrato in campo e per questo sono stato espulso. Assolutamente incomprensibile e totalmente sproporzionato. La cosa peggiore é che si é trattato di uno sfortunato incidente da sommare a molti altri episodi simili successi durante una partita, un pó curiosa, abbastanza incomprensibile e certamente molto triste. Non é certo nel mio stile, più di 600 partite lo testimoniano". Il tecnico azzurro confida in un aprile di riscossa: "Ad aprile ci aspettano ben otto partire, e tutte sono molto importanti, direi cruciali. E dopo altre otto, forse nove, a maggio. Siamo ancora in tre competizioni con la possibilità per questo club, di raggiungere grandi traguardi. Siamo giunti in un momento molto importante per il Napoli e devo rimanere concentrato e pensare esclusivamente alla squadra, al di là di quello che mi aspetta o meno in futuro. Per questo parlo solo del mio club attuale: devo rimanere assolutamente concentrato su quello che ci stiamo giocando. Sicuramente la Juventus e la Roma hanno capacità economiche superiori, e non sono le uniche. In un certo senso, il Napoli somiglia al mio Valencia o all'attuale Altletico Madrid. A volte, peró, squadre dal minor potenziale economico, tramite l'unione, il lavoro di gruppo e l'attitudine, raggiungono risultati importanti, superando rivali potenzialmente molto piú forti. Anche questo é il bello del calcio".

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