Calcio, Trapattoni: "Un rimpianto non aver allenato mai il Napoli"

"Non aver allenato il Napoli è uno dei rimpianti per la mia carriera. La società azzurra mi ha cercato più volte, da quando c’era Ferlaino in poi. Ero molto lusingato per questo interesse. Napoli è una città che avrei voluto conosce e allenare, così come la Roma. Però, ho sempre preferito posti duraturi dove la programmazione e l’equilibrio societario e regionale potessero darmi delle chance in più”. Giovanni Trapattoni, ex tecnico di Juve, Bayern e della nazionale italiana, oggi ct dell’Irlanda, confessa a Radio Crc nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete”, che gli sarebbe piaciuto allenare gli azzurri. Il Trap si confessa a 360 gradi e sostiene che per lo scudetto sarà lotta a due tra la Juventus e il Napoli: “Sotto l’aspetto tecnico le società hanno operato bene e si aspettano solo delle conferme. Il Napoli deve conquistare continuità perché giocatori bravi ce ne sono. Non paragonerei quel grande Napoli di Maradona e Careca alla Juventus. Ogni periodo ha la sua storia, la sua epoca e i suoi campioni. Il Napoli e la Juventus di oggi, però, possono regalare emozioni e competitività. Dipenderà molto dal periodo di assestamento che le squadre avranno.  Benitez ha un trascorso notevole, ha operato in più Nazioni per cui ha esperienza e saggezza per poter gestire i momenti negativi. Indubbiamente lo spagnolo dovrà conoscere quelle che sono le esaltazioni locali della città di Napoli che è entusiasta ma l’esperienza di Benitez può permettere al Napoli di fare molto bene”. Da conoscitore dell’ambiente del Bayern il Trap giudica così l’ingaggio di Guardiola: “Il Bayern è una società prestigiosa che offre garanzie perché è diretta da tre ex grandi campioni e quando mi chiamarono, mi accorsi immediatamente che l’ambiente mi avrebbe tutelato. Guardiola arriva in un ambiente in cui ho avuto un passato glorioso e in cui ero appoggiato da dirigenti consapevoli. Dopo qualche sconfitta, fu proprio la società a darmi fiducia e questo potrà aiutare anche Guardiola. Sarà determinate l’intelligenza dell’allenatore perché non si possono cambiare certe abitudini tattiche che i grandi giocatori del Bayern hanno avuto. Guardiola è un tecnico equilibrato ed intelligente per cui credo possa fare bene”.