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Calcio, Napoli: si torna a Londra dove tutto finì, quanti incroci per gli azzurri

30/09/2013 12:54

Calcio, Napoli: si torna a Londra dove tutto finì, quanti incroci per gli azzurri |  Sport e Vai

Back to London. Si torna a Londra e per il Napoli, che domani sera all’Emirates Stadium affronterà l’Arsenal per la seconda giornata della fase a gironi di Champions, è un cerchio che si chiude. Si torna dove tutto finì due anni fa, quando il Chelsea di Di Matteo rimontò l’1-3 dell’andata qualificandosi per i quarti di finale e beffando gli azzurri di Mazzarri. Una ferita ancora aperta, quel doppio confronto europeo: quel ko di Londra è rimasta una delle delusioni più vive e cocenti dei quattro anni di epoca mazzarriana. Ora c’è la possibilità di vendicarsi anche se di fronte non ci sono i Blues ma i Gunners. Londra tolse, Londra può restituire anche perché con Benitez questa è una squadra più “europea”, come ha dimostrato il successo sul Borussia Dortmund. Anche per il tecnico spagnolo è un ritorno, visto che lui a Londra ci allenava l’anno scorso. L’ultima esperienza in Premier ha lasciato qualche scoria nel pacioso allenatore spagnolo: l’accoglienza ricevuta dai tifosi del Chelsea – che lo chiamavano “grasso cameriere spagnolo” e la sensazione di non essere stato apprezzato per i risultati conseguiti (ha portato i Blues in Champions ed ha vinto l’Europa League) sono piccole ferite che ancora sanguinano.

IL BILANCIO. Sarà la cinquantesima volta per Benitez come avversario a Londra, il bilancio finora non sorride allo spagnolo viste le 16 vittorie e le 23 sconfitte. Benitez non gode inoltre un buon bilancio con Wenger: dei venti precedenti, Don Rafaè ha rimediato sei successi, altrettanti pareggi e otto sconfitte e non ha mai vinto in casa di Wenger. Né quando l’Arsenal giocava all’Higbury e neppure dopo, all’Emirates Stadium. Delle ultime cinque sfide tra i due, ben quattro gare sono terminate in pareggio come il 2-2 dello scorso agosto in occasione dell’Emirates Cup. Il momento di sfatare il tabù è arrivato nella testa di Benitez che vuol tornare in Inghilterra a prendersi quegli applausi negati l’anno scorso. Una sfida personale per uno come lui che aveva sempre lasciato bei ricordi nei club che ha allenato, Inter  e appunto Chelsea a parte. Sfida speciale anche per Reina, che con il Liverpool ne ha giocate tante di gare con l’Arsenal e che tre anni fa è stato anche vicino ad essere ingaggiato dal club di Wenger.

LA VOGLIA MATTA. Tutto insomma lascia pensare che quella di domani sera sarà una partita speciale: il Napoli ci arriva con il vento in poppa dopo il successo a Marassi col Genoa (lo score è di sei vittorie e un pari nelle sette partite ufficiali tra campionato e Champions) e nell’aria si avverte voglia d’impresa. Con questa pazza idea si è imbarcata la squadra stamane da Capodichino. Nessun dubbio o quasi di formazione, dopo il turnover al Luigi Ferraris Benitez si affida ai migliori. Perché si può parlare di giocatori semi-equivalenti fino ad un certo punto, quindi tornano – e ci mancherebbe – Higuain, tenuto a riposo per oltre un’ora col Genoa nonostante l’argentino lamenti un doloretto, ed Hamsik egualmente risparmiato sabato. Davanti a Reina la difesa a quattro sarà composta da Mesto, al posto dell’infortunato Maggio, Albiol, che ha recuperato dalla botta presa a Genova, Britos, ancora preferito a Cannavaro e Zuniga. Per il colombiano sembra vicino anche il rinnovo di contratto: l’esterno dovrebbe firmare un triennale a circa 3 milioni di euro a stagione ma avrà una clausola rescissoria di 30 milioni. A centrocampo conferma per la coppia Inler-Behrami, eccellente sabato scorso, mentre davanti alle spalle di Higuain agiranno Callejon a destra, Hamsik al centro e Insigne a sinistra.

Stefano Grandi


Tags: chelsea arsenal hamsik benitez champions higuain

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