Milan: Inzaghi rischia grosso se non vince col Verona

Adesso anche la pazienza di Silvio Berlusconi sembra essere finita. Dopo il deludente pareggio per 0-0 contro il Chievo la situazione per il tecnico rossonero Filippo Inzaghi sembra essere appesa ad un filo. Non soltanto per la classifica deficitaria e per la qualificazione alle coppe europee che oramai è una chimera, ma soprattutto per il gioco scialbo e assolutamente povero di idee. Insomma un Milan che piuttosto che giocare male non gioca affatto, annoiando i tifosi che pur continuando ad amare Inzaghi per il suo passato glorioso con la maglia della squadra pretendono un cambiamento in panchina.

Tutto in una notte - Decisiva per il tecnico sarà la partita contro il Verona di sabato prossimo al "Meazza", ma anche un successo potrebbe non bastare in quanto l'impressione che ha la società è che nessuno fra i giocatori segua più l'allenatore, come si evince dall'incredibile atteggiamento tenuto dalla squadra nel secondo tempo contro i clivensi, quando sembrava che tutti si accontentassero di un pareggio e di un misero punticino. Quindi non soltanto portare a casa i tre punti contro l'altra squadra di Verona, ma anche dare una dimostrazione di volontà e di un minimo di quadratura della squadra davanti al proprio (deluso) pubblico.

Ancora guai a centrocampo - Quello che sembrava essere il centrocampo ideale, seppur fra mille problemi di manovra, è stato nuovamente falcidiato dagli infortuni. Montolivo e De Jong sono usciti malconci dall'ultima gara con dei problemi ai flessori e difficilmente recupereranno in tempo per la partita contro l'undici di Mandorlini. Quindi quali soluzioni per Inzaghi? Riproporre la coppia Muntari-Essien non sembra una buona idea visti i risultati e l'ampia bocciatura da parte di stampa e tifosi. Probabile che abbia una nuova chance l'olandese Van Ginkel, anche perché sembra improbabile l'utilizzo di Suso. altra soluzione il passaggio al 4-4-2 con Cerci e Bonaventura a presidiare le fasce laterali.