Calcio, Allegri si candida per il dopo-Prandelli: “La nazionale è un sogno”

Il toto-ct è partito da più di 24 ore. Da quando l’indiscrezione che Prandelli lascerà la panchina della nazionale italiana dopo i Mondiali è diventata qualcosa di più di un pettegolezzo. Nessuna vera grande sorpresa, intendiamoci, da tempo si ipotizzava un ritorno ad una squadra di club per l’ex tecnico della Fiorentina ma la notizia è tornata di attualità scatenando una ridda di ipotesi sulla sua sostituzione. La Figc avrebbe già sondato Zaccheroni ed Allegri anche se non va bocciata la soluzione Spalletti e l’attuale tecnico del Milan, parlando a Sky, non ha negato l’interesse sia pur con diplomazia: “Per un allenatore il sogno, il desiderio è allenare un giorno la nazionale del proprio Paese, e lo è anche per me. Ora sono al Milan e sono contento, la Nazionale ha un ottimo ct e rimaniamo ognuno sulla propria panchina. La Nazionale è una cosa a cui ambisco, che sia ora, fra 5 o 10 anni mi piacerebbe farlo". Il presente però è tutto rossonero:  “Non ho mai pensato di lasciare, mi sarebbe dispiaciuto andarmene dopo solo un anno del nuovo corso. Io sono sempre stato sereno, anche quando sono andato ad Arcore e si parlava tanto del mio futuro. Con il presidente ho un ottimo rapporto, nonostante quello che si dice”. Infine la soddisfazione per l’arrivo di Kakà: “Ha già portato grande entusiasmo. Lo volevamo tutti, la società è stata molto brava, Galliani ha fatto una grande operazione di mercato. Con la partenza di Boateng ci siamo trovati senza il famoso trequartista. Kakà ci farà fare un salto di qualità, a livello tecnico e di autostima".