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Bonolis racconta come visse la Champions 2010 in un bar pieno di tedeschi

16/05/2020 14:51

Bonolis racconta come visse la Champions 2010 in un bar pieno di tedeschi |  Sport e Vai

Doveva seguirla dal vivo allo stadio, invitato da Moratti ma Paolo Bonolis non era al Bernabeu la notte della Champions di 10 anni fa. Lo showman, noto tifoso dell'Inter, racconta la sua "avventura": "alle 2 e mezzo, suona il telefono. È mia figlia Martina che mi informa del fatto che era stata fissata la data della cerimonia della sua laurea, in Vermont, il 22 maggio... 'Ah, il 22... ma certo che vengo…”. A quel punto ho cercato ogni soluzione possibile e combinazione per i voli, compresi quelli privati, che mi potesse consentire di andare a Madrid e poi nel Vermont, dove mi sarei anche fatto paracadutare se ci fosse stata la possibilità di risparmiare il tempo dell’atterraggio. Ma non era possibile: la cerimonia era prevista un’ora e mezzo dopo la partita, il problema erano i 5.500 km di distanza. Vermont sia, allora. Appena arrivato lì,cerco di capire in qualche modo come sarei riuscito almeno a vedere in televisione la partita. Fortunatamente, un tizio mi segnala un piccolo bar distante 10 minuti dal luogo della cerimonia. Appena arrivo, noto che sono tutti, ma proprio tutti tedeschi. Mi sento come Nino Manfredi in 'Pane e cioccolata'. Mi siedo al tavolino, ordino, mi portano tre würstel bianchi giganteschi, un’enorme pinta di birra e una montagna di crauti. Quando Milito segna l’1-0, il mio grido 'gool' è un incrocio tra un suono dell’uomo di Cro-Magnon e l’improvvisazione. A quel punto si girano tutti e penso che sia la mia fine. Invece sono tutti molto carini. Poi il 2-0, vinciamo e mi avvio da mia figlia con la gioia nel cuore".


Tags: inter Bonolis Champions League

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