19/09/2017 11:50
Vive in Svizzera, a Zollikon (“Nostra figlia più grande vive in Croazia. I quattro fpiù giovani sono qui e già completamente integrati e parlano bene tedesco, io devo impararlo e lo farò. Ci sono molti italiani, alcuni croati e serbi che mi riconoscono. Anche alcuni vecchi svizzeri a volte parlano con me ma in Italia sarebbe stato molto diverso”) è vice segretario generale di Fifa, capo della sezione di calcio e confidente confidente del presidente di Fifa Gianni Infantino ..(“per favore non scrivere capo. Lavoro per il calcio, per la Fifa. Io conduco la divisione del calcio. Tutto quello che decido è concordato con Gianni, la Fifa di oggi è un'istituzione più credibile, più pulita”) ma Zvone Boban segue sempre tutto del calcio italiano e dice la sua sullo scudetto intervistato dal quotidiano svizzero "Blick": "La favorita per lo scudetto resta la Juventus. Il Milan ha preso tanti buoni giocatori, ma nessun fuoriclasse. Non sarà facile vincere con così tanti nuovi acquisti, ma spero di sbagliarmi". C'è anche uno svizzero nei rossoneri: “Rodriguez è anche un ottimo giocatore. Ma non è Sergio Ramos. Tutto è cambiato anche per Rodriguez. Milano non è facile per nessuno: il grande passato, la pressione, i tifosi”. Nessun dubbio invece sulla squadra migliore in cui ha giocato: “Il Milan del 1992/93. I tre olandesi Gullit, Rijkaard e Van Basten. Papin, Savicevic e Boban. E i migliori italiani di quel tempo: Baresi e Maldini. Ho giocato anche con la Jugoslabia di Prosinecki, Mihajlovic, Boban, Suker, Mijatovic, Savicevic, questa squadra probabilmente era la più talentuosa. Se avessimo avuto 10 palloni, avremmo vinto tutto. Ma come squadra? Nessun confronto con Milano anche se Savicevic era un vero genio e Prosinecki un regista raffinato. Questa squadra aveva troppi talenti. Avrei dovuto giocare in difesa per dare equilibrio”.
Stefano Grandi