Biondo o bruno Mertens non si tocca, Ancelotti lo vede in tanti ruoli

L'ha applaudito dopo averlo visto segnare un eurogol a Panama, gli ha parlato prima del Mondiale e l'ha risentito anche ora. Carlo Ancelotti ha l'acquolina in bocca pensando a quanto gli sarà utile Mertens nel Napoli che verrà. Altro che addio, il belga ha rifiutato offerte importanti dalla Cina (e qualche sondaggio timido da un paio di club europei) e non ha nessuna intenzione di lasciare il Napoli. Anzi. Mertens è convinto che con l'arrivo di Ancelotti non solo se ne gioverà la squadra ma anche lui potrà trovare nuove soluzioni tattiche. Lo smarrimento iniziale per l'addio a Sarri, che non ha nascosto, ha presto fatto posto all'entusiasmo per quel che sta per arrivare. Che sia nel nuovo look con i capelli biondi (pare per un pegno, ma il giocatore ha detto che svelerà il mistero più in là) o che torni a portarli neri, Mertens sarà centrale nel progetto di Ancelotti ma l'idea è di farne un jolly offensivo per sfruttarne le tante doti a seconda delle partite. Nel Belgio Mertens gioca sulla fascia, visto che in mezzo c'è un centravanti puro come Lukaku, e non è escluso che anche nel Napoli possa tornare in qualche gara a ricoprire il ruolo di esterno, come ai tempi di Benitez e prima che l'infortunio di Milik gli spalancasse la strada verso il riuscito esperimento da falso nueve. Mertens sa essere letale anche giocando di fascia e sa segnare eccome. Ma Ancelotti lo vede anche come potenziale trequartista in un 4-2-3-1. Il dribbling secco, l'assist preciso, il tiro, la capacità di svariare ne fanno un attaccante duttile che può essere utilizzato in tanti modi. E le voci su un possibile addio sono solo un ricordo...