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Bernardeschi: Chi vince dà fastidio, le polemiche uno stimolo in più

01/05/2018 17:20

Bernardeschi: Chi vince dà fastidio, le polemiche uno stimolo in più |  Sport e Vai

Quattro partite alla fine della stagione, tra cui una finale di Coppa Italia, e ancora sei punti alla matematica certezza dello scudetto. Serve un ultimo sforzo e la Juve è pronta a compierlo, con la stessa ferocia con cui ha fatto sua la gara di San Siro contro l'Inter negli ultimi minuti. Un finale di gara che Federico Bernardeschi, entrato proprio per dare il là alla rimonta, sintetizza così ai microfoni di Sky Sport e Mediaset: «Ci abbiamo creduto tutti e siamo riusciti a portare a casa una partita tosta, difficile. Com e pensavamo, durante la partita abbiamo trovato delle difficoltà , ma siamo riusciti a ribaltare il risultato e portare a casa una vittoria fondamentale per lo scudetto e per il gruppo, che ha dimostrato ancora una volta la sua compattezza».

La gara ha portato con sé uno strascico di polemiche che però non ha toccato l'ambiente: «Noi pensiamo a lavorare e ai nostri obiettivi e siamo concentrati al 100% sul campo. Ognuno tifa la propria squadra e quella che vince di più dà fastidio, credo faccia parte del gioco. Per me tutto quanto si dice fuori dal campo al massimo è uno stimolo in più per raggiungere ogni obiettivo».

Dopo la sconfitta del Napoli con la Fiorentina, il settimo scudetto è più vicino... «Ho lasciato tanti amici a Firenze – ricorda Bernardeschi, in viola fino alla passata stagione - e dopo la partita è capitato di scambiarci qualche messaggio, anche di ringraziamento. Faccio i complimenti alla Fiorentina che sta facendo una grande stagione e che ha avuto la forza di superare momenti difficili come la scomparsa di Davide Astori. Per me era un amico, un leader e mi ha dato consigli importanti per crescere. Ho passato due anni e mezzo con lui e sono stato onorato di averlo conosciuto, di aver giocato con lui».

Ora rimangono tre gare in campionato e, come si diceva, servono sei punti per raggiungere uno scudetto che sarebbe ancora una volta storico. I primi tre devono arrivare sabato contro il Bologna: «È una partita fondamentale, da affrontare con la testa lucida e la voglia di vincere . È un periodo con tante partite importanti, siamo sereni, concentrati e determinati sui prossimi obiettivi. Non ci siamo mai depressi né esaltati a seconda dei momenti, ma abbiamo continuato a lavorare con i piedi per terra e in questo modo i risultati arrivano. Non è scontato, ma con il sacrificio è più facile raggiungerli».

E Federico di sacrifici ne ha fatti parecchi in questa stagione, costretto ai box dopo l'infortunio patito nel Derby. Anche quel momento però è servito: «Mi sento maturo -sottolinea l'attaccante - Durante quest'anno sono cresciuto come calciatore e come uomo e a 24 anni è normale che sia così e sono contento. Se sogno un finale di stagione targato Bernardeschi? Spero sia un finale targato Juve!».


Tags: juventus Astori Bernardeschi

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