Barcellona, Piquè: "Eravamo schiavi del tiki-taka, ora abbiamo varianti"

Un marchio di fabbrica con tanti imitatori in tutto il mondo, ma anche una gabbia che rischiava di limitare le soluzioni del Barcellona. Il tiki-taka, il celebre gioco del club azulgrana basato sul possesso palla, subisce una pesante critica da parte di uno che per anni l’ha intepretato con fedeltà, ovvero il difensore spagnolo Piquè. In un’intervista alla Gazzetta dello sport il giocatore non ha problemi a dire che la squadra catalana era “schiava del tiki-taka” e che con il cambio della guida tecnica e l’arrivo di Tata Martino le cose sono cambiate in meglio: “Sia Pep Guardiola che Tito Vilanova sono stati grandi allenatori ma abbiamo finito con l’abusare delle nostre caratteristiche, siamo diventati schiavi del tiki-taka. Ora c’è Martino che non viene dalla Spagna, lui ha mantenuto la stessa idea di calcio ma ha anche altre opzioni. E’ bello avere delle varianti, specie quando l’avversario ti conosce bene e sa come bloccare il tuo gioco. Ora quando ci pressano possiamo anche ricorrere al lancio lungo e non è un’eresia. Abbiamo una manovra più ariosa con questi cambiamenti”.