Auriemma: Ai nostalgici di Sarri va spiegata una cosa

Non ha entusiasmato i tifosi, non ha generato ipnosi collettive da Grande Bellezza ma parlare di campionato deludente per il Napoli è un non-sense. Lo spiega Raffaele Auriemma con un editoriale sul sito Snai in cui si sofferma anche sul paragone tra Ancelotti e Sarri.  Questi i passaggi più significativi: "Il senso di questo campionato non va letto nel distacco esistente tra la prima e la seconda (Napoli in ritardo di 16 punti dalla Juventus), ma tra la seconda e la terza: dieci i punti di distacco tra il Napoli e l’Inter, cioè la formazione che tutti davano come antiJuve per eccellenza. Solo il Napoli ha tenuto in vita il campionato che Madame si è aggiudicato appena due turni fa, altrimenti lo scudetto poteva essere assegnato ai bianconeri fin da gennaio.

Eppure il Napoli non “tira” tra la sua gente,  Tanta disaffezione può avere varie ragioni. La prima, i rapporti tesi tra De Laurentiis ed una parte della tifoseria che lo contesta... Poi, lo strapotere della Juve, sul quale va sbattere ogni sentimento appassionato verso un campionato ormai privo di appeal. Infine, la qualità del gioco. Il Napoli annoia e comincia a giocare con una certa intensità solo quando va in svantaggio.

E i nostalgici di Sarri riprendono puntualmente a scrivere, gara dopo gara, il paragone con l’attuale squadra di Ancelotti. Rispetto alla stagione scorsa, non ci sarebbe corsa, però è corretto fare il raffronto con il primo Napoli del Comandante. I numeri sono pressoché identici. Però quel Napoli, rispetto a quest’anno, era senza la Champions e in più al centro dell’attacco c’era un signore chiamato Higuain.

Per i confronti veri sarà corretto attendere l’anno prossimo".