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Arbitri a lezione di Var per 4 giorni: l'anno prossimo ci sarà in Champions

03/11/2018 12:55

Arbitri a lezione di Var per 4 giorni: l'anno prossimo ci sarà in Champions |  Sport e Vai

Gli arbitri UEFA ed europei sono al lavoro per prepararsi all'introduzione del Video Assistant Referee (VAR) nelle competizioni UEFA della prossima stagione.

In un corso di quattro giorni a Madrid, un gruppo di arbitri con poca esperienza col VAR nei rispettivi paesi, ha partecipato a sessioni teoriche e pratiche intensive per prepararsi al meglio per il lancio del VAR nella UEFA Champions League del 2019/20, già a partire dagli spareggi del prossimo agosto.

L'ultimo giorno i partecipanti sono stati raggiunti da alcuni arbitri elite con esperienza col VAR, dato che per l'implementazione di questa tecnologia, la UEFA adotterà per tutti i suoi arbitri un approccio univoco.

Il corso di Madrid è stato ospitato dalla Federcalcio spagnola (RFEF) presso il suo centro sportivo nazionale - la Ciudad del Fútbol - di Las Rozas, appena fuori la capitale. Il corso di Madrid è stato il secondo dopo quello tenutosi il mese scorso presso il centro sportivo nazionale della Federcalcio olandese (KNVB) a Zeist.

Il VAR esamina le decisioni degli arbitri in certe situazioni chiave della partita attraverso l'uso di riprese video, mentre le comunicazioni avvengono tramite auricolari. Quest'anno il VAR è stato inserito nelle Regole del Gioco dai legislatori del calcio - l'International Football Association Board (IFAB) - dopo le prove fatte nelle principali competizioni.

La decisione di introdurre il VAR nelle competizioni UEFA è stata presa a settembre dal Comitato Esecutivo UEFA. Oltre alla UEFA Champions League, il Comitato ha deciso che il VAR sarà utilizzato anche per la Supercoppa UEFA del 2019.

La UEFA prevede di estendere ulteriormente l'uso del VAR alla fase finale di UEFA EURO 2020, alla UEFA Europa League 2020/21 (dalla fase a gironi in poi) e alle finali della UEFA Nations League del 2021.

Il programma di formazione è progettato per garantire un'efficace e agevole implementazione del sistema a livello UEFA, e per fare ciò nei prossimi mesi si terranno ulteriori corsi.

"Questo progetto ha bisogno di tempo, preparazione e duro lavoro", ha dichiarato il capo arbitro UEFA, Roberto Rosetti. "È un progetto importante, non solo per gli arbitri, ma per il calcio europeo nel suo complesso. L'obiettivo è prevenire errori evidenti e questo progetto e questo addestramento possono aiutare gli arbitri a prendere le decisioni giuste". 

"È essenziale avere continuità e uniformità. Dobbiamo parlare una sola lingua".

Tra i momenti più importanti della sessione di Madrid ci sono state le prove pratiche con la possibilità di usare alcune stanze del centro sportivo della RFEF equipaggiate con diversi schermi per simulare l'uso del VAR mentre due squadre si sfidavano realmente in campo.

I tirocinanti Assistenti al Video dell'Arbitro - seduti nella stanza col Vice Assistente al Video dell'Arbitro (AVAR) che fornisce supporto e agisce da operatore tecnico – hanno rivisto le decisioni prese dall'arbitro sul campo e hanno comunicato con lui durante il processo di analisi delle immagini.

Inoltre gli arbitri hanno partecipato a sessioni di simulazione con l'uso di filmati registrati di partite reali. Durante l'analisi delle azioni, gli arbitri hanno preso decisioni e le hanno comunicate all'arbitro, all'AVAR e all'operatore. Nello svolgimento delle prove sono stati costantemente guidati dagli istruttori VAR e dai membri del Comitato Arbitrale UEFA.

Agli arbitri sono state anche date delle nozioni, tra le altre cose, sulle procedure VAR e sulla comunicazione, e hanno intrapreso protocolli e test video per migliorare il processo di apprendimento, dando un feedback sulle loro esperienze lungo il percorso. L'ex arbitro spagnolo Carlos Velasco Carballo ha raccontato le esperienze col VAR in Spagna.

"Oggi tutti possono rivedere le azioni incriminate in TV o persino sui cellulari", ha detto Rosetti. "L'unica persona che non può farlo è colui che deve prendere la decisione, cioè l'arbitro. Dobbiamo aiutare gli assistenti di gara a prendere le decisioni corrette e questa è la strada giusta".

Gli arbitri di Madrid hanno giudicato il corso come un'esperienza estremamente positiva. "È molto importante per la nostra crescita e per quella del calcio", ha dichiarato l'arbitro scozzese Bobby Madden. "La UEFA ha riconosciuto che c'è un vantaggio per gli arbitri e per il calcio. Essendo questa la nostra prima esperienza col VAR, è importante per noi capire come e quando il VAR può esserci d'aiuto".

"Questo è il futuro", ha aggiunto l'arbitro sloveno Matej Jug. "Il corso ci aiuta a capire come funziona il VAR e come sfruttarlo al meglio. È quindi molto importante per noi ascoltare e scambiare opinioni con chi ha già esperienza col VAR".

Gli arbitri elite che si sono aggregati al corso nella parte finale della settimana, hanno tutti accolto con favore l'introduzione del VAR nelle competizioni UEFA. "Mi dà più fiducia", ha dichiarato il turco Cüneyt Çakır. "Sappiamo che se c'è un errore davvero evidente, può esserci un intervento e quella decisione sbagliata può essere corretta".

"Per me il VAR è uno strumento aggiuntivo a sostegno delle mie decisioni", ha aggiunto l'arbitro tedesco Felix Brych. "Le mie esperienze col VAR finora sono state davvero positive". Anthony Taylor dall'Inghilterra ha detto che il VAR è "un passo avanti positivo per gli arbitri in generale - tutto ciò che ci aiuta a prendere decisioni corrette sul campo di gioco, è una crescita positiva".

"È un progetto molto importante e gli arbitri ne sono molto contenti", ha detto l'arbitro olandese Björn Kuipers.


Tags: arbitri uefa champions

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