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Allegri: Ecco che penso sullo stop alle gare per razzismo

28/12/2018 15:32

Allegri: Ecco che penso sullo stop alle gare per razzismo |  Sport e Vai

Quando nel pomeriggio dopo il pari con l'Atalanta, Max Allegri aveva attaccato - pur senza nominarli - Cairo e De Laurentiis per le parole a suo avviso incendiarie contro gli arbitri, mai si sarebbe aspettato che sarebbe successo di tutto la sera in Inter-Napoli. Il tecnico della Juve si schiera dalla parte del presidente federale Gravina in merito ai fatti di San Siro e commenta: "Sono più che soddisfatto, diciamo, il presidente federale ha preso una posizione. Credo ci siano misure preventive da prendere su tutto e per l'ennesima volta abbiamo la possibilità di sterazare. Io comunque faccio l'allenatore in campo, ci sono gli organi che devono decidere e speriamo che sia la volta buona per prendere misure preventive". Ancelotti dice che si fernerà la prossima volta  se le partite non vengono sospese: "Non ci si deve fermare. Non siamo noi e nemmeno l'arbitro a poter fermare una partita, solo l'ordine pubblico. Detto questo non tollero nessuna forma di razzismo e di insulto nei confronti anche dei morti e delle tragedie che sono successe, ma purtroppo in Italia manca, diciamo che abbiamo perso un po' della nostra educazione e rispetto. Non è solo esteso al calcio, per ripartire e migliorare bisogna entrare dove ci sono i bambini piccoli. Semplice. Ci sono gli organi di competenza, poi noi, come presidenti, allenatori e giocatori, dobbiamo sapere che le nostre parole sono pesanti, possono avere influenza sulle persone adulte e meno adulte. Dobbiamo essere più responsabili e usare un briciolo di intelligenza per non alimentare quello che c'è già e un'esasperazione che in Italia abbiamo esagerato perché non accettiamo più né sconfitte né vittorie. Questo bisogna fare, altrimenti non serve a niente. E dispiace perché il 26 c'erano tante persone, famiglie, bambini, che sono il futuro dell'Italia. Fermare le partite è solo un impatto momentaneo, bisogna essere preventivi. Dentro gli stadi c'è la tecnologia che può acchiappare quello che fa casino. È semplice, si prende, si acchiappa e dentro lo stadio non si può più entrare. Ma non possiamo risolverlo noi questo problema, ma gli organi di competenza. E se le cose le vogliono fare le fanno. Poi se no dopo si cade nell'ipocrisia e allora io sto zitto". Non lo dice apertamente ma il tecnico bianconero non è favorevole neanche alla chiusura degli stadi: "Non so se è giusto o no. Queste decisioni non spettano a me. Se hanno preso questa decisione vuol dire che è giusta. Il problema però è risolto momentaneamente, il problema deve essere risolto a monte. Dobbiamo prendere delle preventive. Come le marcature, è uguale. Siccome ci sono persone di valore che possono fare questo di sicuro lo faranno e noi saremo felici”. Si passa allora al campo, domani c'è la Samp: "Benatia e Matuidi possono giocare. Matuidi aveva avuto influenza e lasciato a casa, rientra anche Bernardeschi sono tutti a disposizione. Dybala sta bene, Mandzukic ha recuperato, Ronaldo sta bene. Douglas ha fatto bene a Bergamo e c’è Bernardeschi. Domani sarà una partita importante”. Allegri torna sulla gara di Bergamo e dice: "L'errore che ho commesso io è essermi rivolto un po' troppo animatamente al quarto uomo, ma c'era bisognoa di alzare un po' gli animi. La squadra ha fatto un bel primo tempo a Bergamo, dall'andare sul 2-0 si è trovata sull'1-1, ma non potevamo pensare di non prendere mai gol. La squadra però ha fatto bene.


Tags: juventus sampdoria allegri

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