Allegri dice tutto su Cr7, Milan, Lautaro e futuro

Che fine ha fatto Allegri? L'ex tecnico della Juve è pronto a ripartire: "In questo periodo di inattività ho ricaricato le batterie e mi sono goduto la famiglia e la mia città, Livorno, i miei amici. Non mi interessa davvero dove allenerà adesso. Sto cercando un club con cui condividere un progetto e dove ho l'ambizione di competere per vincere". Intervistato da Marca Allegri non esclude l'ipotesi Liga ("chi sano di mente direbbe di no? Due anni fa ci fu un contatto con il Real Madrid, ma non accadde nulla perché avevo un contratto con la Juve. Inoltre, aveva un forte impegno morale nei confronti del club e della sua gente. ") e parla anche della "sua" Juve.

Allegri e lo scopo della Juventus

Allegri spiega: "La Juve è costruita per vincere e vincere. Solo per quello. Per questo motivo, penso che tu possa continuare ancora per tanti anni. Male in Europa? Non sono d'accordo. Negli ultimi anni ha fatto molto bene, raggiungendo due finali e con alcune eliminazioni molto controverse. Il Milan?  Penso che ci sia ancora molta strada da fare. Milano ha bisogno di un progetto forte e continuo. Cambiare la squadra molto ogni stagione non ti permette di crescere".

Allegri consiglia Lautaro Martinez

Allegri parla anche di Lautaro in ottica Barcellona: "La maglia del Barça pesa molto e ogni giocatore al mondo deve avere la forza e la personalità per indossarla. Lautaro ha tutte le qualità per avere successo. Oggi sta andando molto bene all'Inter, ma vedremo se un giorno potrà dimostrarlo al Camp Nou. Nella Liga spagnola c'è più piacere a giocare, indipendentemente dal risultato. La squadra che subisce un goal continua a giocare come se nulla fosse successo. In Italia, d'altra parte, c'è molto più amore e attenzione per i dettagli del gioco e delle tattiche. Il cervello è quasi sempre una priorità rispetto al cuore. Generalmente. Da noi il giocatore non ha molta libertà di divertirsi puramente istintivamente e questo a volte costa molto quando gioca".

Allegri ammira Guardiola e Zidane

Dopo un passaggio su Ronaldo ("lo vedo per altri anni ancora alla Juve, senza il minimo dubbio con lui si è fatto un salto di qualità") Allegri parla di alcuni suoi colleghi: "Ammiro Guardiola e Luis Enrique. In Zidane mi piace la forza che ha avuto nel cercare l'equilibrio indispensabile in una squadra così piena di classe e talento. Per me, il posizionamento di Casemiro è stata una chicca tattica di "Zizou". Di Simeone ammiro la capacità unica di creare empatia con il tuo gruppo. Diego e il suo team sono un'entità unica. Non conosco alcun tecnico in grado di ottenere qualcosa di simile al livello di Diego".