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Agnelli come Adl: Servono più big-match internazionali e meno gare in A

24/05/2018 10:43

Agnelli come Adl: Servono più big-match internazionali e meno gare in A |  Sport e Vai

C'è un filo sottile che divide e lega Andrea Agnelli e la Juventus con Aurelio De Laurentiis e il Napoli. Imprenditori, ancor prima che appassionati di calcio, attratti dallo spettacolo in campo quanto dalla valorizzazione in termini economici e di immagine del prodotto. Non a caso il primo è presidente dell'Eca e il secondo ne è il responsabile della comunicazione. E se in campionato fanne cane e gatto, con Juve e Napoli rivali per la pelle, nelle stanze dei bottoni hanno spesso idee convergenti. Dalle alleanze per le elezioni in Figc alle riforme per il calcio. Agnelli, come De Laurentiis, spinge per realizzare un format diverso della Champions e ne ha parlato al Guardian. Il presidente del Napoli era di recente stato più drastico (“aboliamola”) ma l'obiettivo è lo stesso: offrire più big-match internazionali e ridurre il peso (e il numero di partite) dei singoli campionati nazionali. Per guadagnare di più.  Agnelli ha raccontato al quotidiano inglese come vorrebbe rimodellare il calcio europeo, svelando la proposta che intende presentare al presidente della Fifa Gianni Infantino: "Vogliamo tutti più gare internazionali – ha detto Agnelli – e meno partite di campionato. Inoltre sarebbe necessaria una una riduzione delle gare perché non si può pensare di superare un certo numero di incontri". La proposta è mantenere le 32 squadre partecipanti alla Champions League e dividerle in quattro gironi da otto squadre, annullando il modello attuale con gli otto gironi. In questo modo, secondo Andrea Agnelli, si avrebbe la garanzia di giocare nella prima fase della competizione 14 sfide di alto livello, otto in più rispetto a quelle previste dal format attuale: "Si potrebbe aggiungere - sostiene Agnelli - la possibilità per le partecipanti alla prossima Champions League di schierare sei Under 21 o sei Under 23 in campionato. Sono solo proposte, però, non c’è ancora un progetto vero in questo senso". Si punta a rafforzare gli introiti dei club che potrebbero beneficiare di maggiori ingressi provenienti dai diritti televisivi. L'obiettivo è quello di rafforzare il brand: "Oggi tutto è relativo alla visibilità del brand in particolare quello della Serie A ha raggiunto uno dei propri minimi storici. Indipendentemente dal fatto che si parli di una squadra come Manchester United, Real Madrid e Juventus o di una come Legia Varsavia, Sporting Lisbona e Anderlecht, l’obiettivo è sempre quello di avere maggiore esposizione internazionale per sviluppare i nostri brand. Dobbiamo trovare un terreno per dialogare con le federazioni europee, con i campionati europei, con l'Uefa e con tutte le società”.

 


Tags: de laurentiis champions andrea agnelli

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