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Abatantuono spiega il dietrofront: Ma nel cuore resto milanista

02/07/2019 08:11

Abatantuono spiega il dietrofront: Ma nel cuore resto milanista |  Sport e Vai

La decisione di non tifare più per il Milan, di diventare fan dell'Atalanta, ha fatto molto rumore. Diego Abatantuono era l'icona riconosciuta del tifo vip rossonero e al Corriere della Sera spiega meglio la sua decisione: «Il cuore è milanista, ma tutto nasce da lì, dal cuore. Il calcio è fatto di tifosi, persone oneste che pagano il biglietto. Poi c’era il cuore del presidente, uno che metteva nella squadra impegno, tempo, denaro, perché prima non faceva quel mestiere lì, nessuno nasce presidente di calcio. Era un appassionato. Poi di colpo cambia tutto: i presidenti diventano investitori, il calcio un business senza regole». L'attore chiarisce: "Se il Milan viene acquistato da un fondo... non è una persona, è una banca. Quelli che ci lavorano, da Gazidis a Maldini, sono tutte brave persone, però lavorano per qualcuno che non c’è, una banca non ha un cuore, ha dei conti. Poi un giorno salta fuori: ah, meno male che ci hanno squalificato dalle Coppe...Leggere che bello siamo fuori dalle Coppe, oh bene che diamo via il portiere, oh bene che diamo via Cutrone. Ma come? Non è bello per niente. Io sono tifoso e ci rimango male. È chiaro che resto milanista, se giocano Milan-Atalanta tengo per il Milan, ma di fronte non ho più il Milan che conosco io. al mercoledì vedrò l’Atalanta in tv, almeno ho qualcosa da fare. E poi non posso certo diventare interista anche se l’80% dei miei amici è interista. Il Napoli? Visto il mio lavoro qualcuno potrebbe pensare a un conflitto di interessi. L’Atalanta è come una squadra di una volta». Anche i tifosi che parlano di FpF fanno impressione: «Parlano in prima persona: “Se ci danno 50 milioni, ne possiamo spendere solo 20, ci restano…” ma a te non resta niente, non te li danno a te i soldi. Mi dessero un prosciutto crudo... Se prima vedo un giocatore e mi diverto e poi lo danno via e ci sono in banca 30 milioni in più, io cosa faccio? Io mica vado in banca, voglio andare allo stadio. Noi al Milan abbiamo avuto un presidente che aveva tifo, possibilità, voglia di vincere, anche interessi personali, e tutto è combaciato. Adesso si parla solo di bilanci. Prenda la Roma. Se fossi della Roma non sarei tanto contento, sono passati 20 giocatori tra i migliori del mondo e li hanno ceduti tutti. Cosa fa un tifoso della Roma? Guarda i bilanci? Prima c’era l’album delle figurine adesso compro quello dei bilanci? Perché  la Panini non fa l’album con tutti i bilanci? Oh mi è arrivato il bilancio della Fiorentina, attacca, attacca. Il bilancione del mese. Metto la foto del ragioniere, del commercialista. Poi c’è il campione del mondo dei ragionieri, quelli che hanno guadagnato di più quest’anno. Ti do il ragioniere del Vicenza se mi dai quello della banca del Novara. Non ci resta che sperare di tornare al calcio di una volta, e comunque il mio cuore resta rossonero».

 


Tags: milan maldini diego abatantuono

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