2018 fuga dallo scudetto: tutti vogliono solo entrare in Champions

Mentre i tifosi del Napoli cantavano “abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna campione”, De Laurentiis pensava a quali sarebbero stati gli avversari in Champions League. Mentre i fan del Milan ricordavano l'era d'oro di Capello e l'ultimo scudetto firmato Allegri, i nuovi proprietari studiavano (e studiano) come tornare in Europa. La nuova frontiera del calcio, italiano ma non solo, è la Champions. Lo scudetto è gioia d'archeologia, romanticismo che non trova più troppo spazio. Quello che prima si diceva solo da bocca a orecchio, sussurrando per non farsi sentire, è stato sdoganato pubblicamente da presidenti e padroni. 2018 fuga dallo scudetto, che se viene bene ma se no non fa niente, purchè si vada a mangiare alla tavola buona d'Europa. De Laurentiis non ha mai fatto mistero d'essere un imprenditore e di badare ai bilanci: esplicito il pensiero del presidente del Napoli che non s'interessa per nulla del record dei 91 punti ma che s'arrabbia se si esce dall'Europa League, che considera il secondo posto uguale al quarto ma che in Champions avrebbe voluto un girone più accessibile. Solo pochi giorni fa l'ultima esternazione: “E' stato verificato che in Europa siamo stati la squadra più cresciuta negli ultimi 10 anni in termini di valorizzazione complessiva del club. Vuol dire che abbiamo lavorato bene se siamo stati considerati avanti all’Inter e al Milan. Il Napoli, a parte gli anni di Maradona, mi sembra che non abbia avuto grandi risultati. E prima del mio arrivo andava talmente male da essere fallito. Noi abbiamo creato una gestione virtuosa e l’abbiamo fatta crescere sempre di più. Non mi dimentico che alla fine del primo anno di A eravamo al 525° posto del ranking Uefa e ora ci barcameniamo tra il 13° e il 17 Penso che sia molto importante aumentare la competitività del proprio club e per poterlo fare bisogna aumentare il fatturato. Come si fa? Arrivando il più lontano possibile, e magari vincendo, una delle due coppe europee. Meglio se la Champions. Il vero obiettivo è questo. Poi se uno riesce anche a conquistare lo scudetto… Lo scudetto però passa da molte più partite: in Serie A sono 38 contro le 13 della Champions. Razionalizzando il processo dico: vincere il tricolore non mi fa fatturare di più; vincere la Champions invece mi fa fatturare di più e mi consente di acquistare giocatori più importanti per il Napoli. Questo però non vuol dire che io non voglia vincere lo scudetto». Ora al partito dello “scudetto, no grazie” si è inserito anche il presidente del Milan, Scaroni: “Sul piano sportivo non ci siamo posti di andare in Champions quest’anno anche se credo che è lì che il Milan debba stare. Mi sono fatto l’idea che, per come si è evoluto il calcio, lo scudetto sia diventato meno importante, per il Milan sarebbe meglio essere e fare bene in Champions”. Eccolo, il sogno nel cuore (e nel portafogli) dei nuovi padroni del vapore...