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Spalletti e l'Isola che non c'è: Non sappiamo dove possiamo arrivare

23/10/2017 14:33

Spalletti e l'Isola che non c'è: Non sappiamo dove possiamo arrivare |  Sport e Vai

Seconda stella destra e poi dritto fino al mattino o almeno fino al sogno, perchè sognare si può: tra l'Inter e l'isola che non c'è ci sono ancora tante giornate ma Spalletti non si pone obiettivi. Il tecnico dell'Inter, alla vigilia della gara con la Sampdoria, non mette limiti alla sua squadra e si gode il secondo posto, pur premettendo: “Dobbiamo fare ancora passi in avanti. Vogliamo arrivare, dove ancora non lo sappiamo. I giornalisti ci chiedono se siamo da scudetto. Se se ne parla è perché non lo siamo. Alla Juventus e al Napoli non lo chiedono. Si dovrebbe smettere di parlarne. A quel punto vorrebbe dire che per il titolo ci siamo anche noi ”. Il pari di Napoli ha dato più certezze a tutti: “Mi è piaciuto l’andare a giocarla. Qualche volta mi hanno fatto venire anche lo stringere i denti quando palleggiavano bassi, però sono usciti bene e creato anche qualche difficoltà al Napoli”. La Juve si è rifatta sotto ma tutti ormai inseriscono anche l'Inter tra le grandi: “Non ci interessa, non vogliamo fare paura a nessuno. Vogliamo andare a creare un contesto dove ci si mette sempre qualcosa in più e si continua ad andare avanti a consolidare le certezze. Si bada a noi stessi e si guarda a casa nostra”. E alla Samp di domani: “Quando giochi con squadre con questo entusiasmo, classifica e allenatore sono ancora più insidiose. Sono costruiti bene. Giampaolo è uno fortissimo, dobbiamo essere bravi a ripartire da zero e mettere tutte le qualità che servono per qualsiasi partita. A Giampaolo hanno tolto i pezzi migliori e ha la stessa qualità di gioco. Prima dei muscoli si allena la testa. Ha detto che gli piacerebbe allenare l'Inter. Per l'Inter sarebbe una garanzia, qui serve gente forte e lui sarebbe così. Si vede da come riesce a creare compattezza nel gruppo, nella capacità di lavorare fianco a fianco, nella professionalità e pignoleria nelle analisi, nei video post-gara, nel vedere gli avversari. Forse sono più fortunato di lui avendo qualcuno in più nello staff; li ha anche lui, ma serve fare tante cose e lui le fa. Lui all'opposizione? E' partita una rumba... Mi ha scritto il Ministro Luca Lotti, mi ha detto che se tutti vogliono fare i ministri spero si liberi una panchina se no si resta senza lavoro". La Sampdoria è del nostro livello. L’anno scorso non ci ha fatto vedere palla, i miei calciatori non possono sottovalutare questa gara”. Si torna sulla battuta legata al Ministro della Difesa: "Sarri sa dare sempre il massimo professionalmente, sul piano qualitativo l'ho definito Ministro dell'Economia. Spero che lui abbia detto così perché ha pensato altrettanto. E' uno bravo, come me  l'ha detto non lo so, può dire ciò che vuole". Spalletti riconosce che c'è ancora un gap col Napoli: "Per ora sì, sul piano della qualità del gioco c'è differenza. Sul piano delle possibilità di giocatori magari meno sulla fase del possesso palla e dell'anticipazione della giocata. Sono padroni di questa ricerca del gioco, hanno sicurezza delle loro qualità e sanno bene le giocate da fare: noi dobbiamo fare qualcosa in più, crescere ancora di più. Per dire, Vecino si sta mettendo a suo agio in un contesto dove forse non aveva la sicurezza di starci fino in fondo, perché nelle prime gare le sue percussioni non si erano viste. Lui deve stare tranquillo perché qui dentro sta bene, non è tirato in questo contesto. Si è visto in queste ultime due gare dove è apparso più tranquillo ed ha esibito le sue qualità".

Stefano Grandi


 


Tags: inter spalletti giampaolo

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