Rinascita Higuain: via il broncio e più sacrifici per la squadra

Se era un caso, a giudicare dalla gara di ieri a Udine non lo è più. Fa sicuramente sensazione notare che nei sei gol della Juventus al Friuli non compaia il nome di Gonzalo Higuain ma la bella notizia per i tifosi è che proprio nel giorno del digiuno nel grande banchetto si è rivisto il miglior Pipita. Non sta attraversando un momento facile, l'argentino. Le sue puntate (rare) sui social erano il segnale di un malessere galleggiante (“è facile essere vicini quando le cose vanno bene”) ma anche di una trasformazione in essere. Ha tolto il broncio il bomber, ha cambiato atteggiamento in campo dove è meno “severo” con i compagni e si è messo a lavorare a testa bassa per la squadra. L'ossessione del gol a tutti i costi in un cassetto, in testa solo la voglia di aiutare la squadra a vincere. Non a caso a fine gara Buffon lo ha esaltato pubblicamente: “ Quello che mi è piaciuto è l’atteggiamento di Higuain, il suo senso di sacrificio in un momento delicato: ho detto ad Allegri di preparare un video con la partita di Gonzalo e di farla vedere a tutta la squadra durante la settimana, 24 ore al giorno, per tutta Vinovo. Sono orgoglioso di essere suo compagno di squadra”. Un'incoronazione importante dal leader di sempre. Higuain ha capito che la Juve viene prima di tutto, ha accettato il bastone e la carota di Allegri (che all'occorrenza l'ha lasciato anche in panchina) e sta tornando il top-player da 90 milioni di euro. A Udine assist preziosi, giocate importanti e una prova da leader. Gli è mancato solo il gol ma si può star certi che verrà. E anche presto.

Stefano Grandi